Quando guardiamo siamo abituati a focalizzare la nostra attenzione sugli oggetti. Sul pieno. Sulla forma delle cose. Come se lo spazio non avesse importanza. Eppure quello che cerchiamo di più, molte volte, è proprio un senso di spaziosità interna. Perché la nostra vita, la nostra agenda, a volte soffoca le nostre intuizioni più profonde. Aprire lo sguardo allo spazio può offrire una prospettiva diversa. Può suscitare un’emozione diversa. Offre il senso del ritmo e ci permette di riconoscere quanto le cose siano collegate tra di loro proprio attraverso lo spazio.
Così quel vuoto che tanto ci può spaventare si mostra e si rivela con la sua bellezza non ordinaria, con la sua bellezza umile che non pretende di riempire. Anche nelle relazioni può essere importante guardare a quello che c’è e a quello che manca e allo spazio che si forma tra quello che manca e quello che c’è.
Questa settimana ricordati di guardare non solo il pieno – le cose – ma anche lo spazio tra una cosa e l’altra. Lo spazio tra un pensiero e l’altro. Potresti scoprire che molta della nostra sofferenza svanisce nello spazio tra un oggetto e l’altro. Tra un desiderio e l’altro. Tra un pensiero e l’altro. Questo è uno degli esercizi che propone Jan Chozen Bays in “Come addomesticare un elefante selvatico”, Hoepli editore
Buona settimana, buona pratica.
© Nicoletta Cinotti 2023