Conosciamo tutti la sensazione di dubbio rispetto alle nostre relazioni. Prende molte forme ma, alla fine, ha un unico grande quesito: mi amerà? Mi amerà davvero? Strano a dirsi non è un dubbio che riguarda solo gli amanti. Le madri e i padri hanno questo dubbio sui figli e, viceversa, i figli hanno questo dubbio sui genitori. Così accade anche tra gli amici.
Se andiamo a guardare più in profondità questo dubbio ci accorgiamo che nasconde una insicurezza: posso essere amato per come sono? Senza dimagrire, ingrassare, cambiare carattere, abbigliamento, stile di vita, casa e così via in una lunga e illusoria lista di cose, che dovremmo fare per essere sicuri di venir amati. È questa ansia primaria che ci fa rimanere concentrati sui desideri di chi amiamo.
L’idea è che sia a causa di un nostro difetto che non possiamo essere amabili, che sta alla base di tutti i nostri sforzi di perfezionamento. Eppure, molto spesso, tutto questo migliorarci ci lascia solo delusi. Perchè nasconde un paradosso: l’amore è accettazione, calore, disponibilità. Se dobbiamo fare di tutto per essere amati non facciamo che confermarci, implicitamente, che il sentimento in questione non è amore.
Non abbiamo tante scelte se vogliamo sentire l’amore: correre il rischio di essere come siamo. Esporci senza trucchi e senza inganni. Non è una pretesa egoistica: è dire la verità rimanendo aperti alla relazione e alle richieste che la relazioni ci pone. Solo se rischiamo di essere noi stessi possiamo credere che l’altro ci ami.
Sarò amabile? Sì, sei amabile, questa è la risposta che dà la vastità del cuore.
Quando il nostro spirito è stato rotto e domato, la gioia è un sentimento alieno. A. Lowen
Pratica del giorno: Un cuore sicuro
© Nicoletta Cinotti 2023 Il protocollo di Mindfulness interpersonale