A volte abbiamo una sorta di cappottino di piombo: vorremmo fare ma tutto sembra pesante. Il lunedì può essere la giornata perfetta per quella specie di pigrizia che, sembra pigrizia ma non lo è.
È il peso specifico dei pensieri che girano nella testa e ci dicono: ecco, ricomincia tutto. Ricomincia il lavoro, la fatica, la routine. E in pochi minuti i nostri pensieri hanno tagliato entusiasmo, energia e vitalità.
Il nostro cuore non regge il peso specifico dei pensieri e allora si scoraggia. A meno che non invertiamo l’orizzonte. E ci diciamo: ecco inizia qualcosa di nuovo. Avrò la possibilità di crescere, avrò la possibilità di cambiare quello che non voglio e accettare quello che non riesco a cambiare.
E se davvero la rotazione di prospettiva è convincente il cappottino di piombo diventa sempre più leggero fino a scomparire. E poi non ditemi che i pensieri non hanno un peso: ce l’hanno eccome!
Ogni giorno depositiamo dei pensieri nella banca della mente, che cresce fino a diventare una memoria saldamente scritta, che si accende prima ancora di alzarci dal letto. Non pensare che i pensieri che attraversano la tua mente non lascino traccia perché passano veloci. Rimangono in memoria, costruiscono l’umore e ti tolgono vitalità. I pensieri non sono fatti ma la tua mente non lo sa. E quella non è pigrizia: è la tristezza del lunedì. Non indugiare: cambia prospettiva.
[box] Gli schemi mentali che ci intrappolano nell’infelicità e nella depressione sono vecchie abitudini automatiche che riemergono dalla memoria e assumono il controllo quando non siamo pienamente vigili e presenti. Williams, Teasdale, Segal[/box]
Pratica di mindfulness: Consapevolezza del respiro, corpo, suoni, pensieri
© Nicoletta Cinotti 2016 Mindfulness e bioenergetica Foto di ©Love.to.be.fuzzy[in pelo stat virtus]
Bisognerebbe tatuarsi nella mente la frase che hai riportato nel riquadro! Certe vecchie abitudini sarebbero da sostituire con nuove e sane abitudini, per dare una bella rinfrescata alla “banca della mente”!
A volte è proprio bello cambiare prospettiva 🙂
Ciao, Francesca