La forza della bioenergetica e la dolcezza della mindfulness
Curare è la mia passione e sono sempre alla ricerca di cure che consentano autonomia e facilitino la crescita. Perché il vero cambiamento non nasce dallo sforzo ma è naturale come una fioritura. E fiorire è possibile in qualunque stagione della vita

Per cambiare abbiamo bisogno di esperienze diverse che offrano maggior accesso alle nostre risorse. Per questa ragione la bioenergetica e la mindfulness sono la base del mio approccio. Offrono la possibilità di cambiare il modo ordinario di percepire: risvegliano il corpo, ammorbidiscono il cuore e aprono la mente. Questo è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per andare al di là della nostra resistenza, che è il vero ostacolo al cambiamento e alla guarigione.
La resistenza nasce dall’insieme delle nostre difese, fisiche ed emotive, ed esprime la paura che cambiare comporti troppo dolore. In realtà è la resistenza che moltiplica il dolore e lo trasforma in quel velo di sofferenza cronica che rende grigia la nostra vita.
Così, giorno dopo giorno, possiamo imparare ad essere genitori di noi stessi: compassionevoli, comprensivi, capaci di confortarci nelle difficoltà e di sostenerci nel desiderio di scoperta di un nuovo modo di vivere: il nostro.
Se abbandoniamo la nostra abitudine alla paura e accettiamo il presente con le sue sfumature, con gentilezza, possono accadere molte cose impreviste. Per esempio amare.

Non abbiamo bisogno di impegnarci per amare. Basta ricevere pienamente il momento presente, accogliere gentilmente qualsiasi cosa tocchi la nostra consapevolezza e rimanere presenti all’amore che, a quel punto, emerge naturalmente dalla nostra accettazione.
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Il lavoro corporeo
Nasco coma analista bioenergetica, un approccio che ha il merito di aver portato il corpo nella stanza della psicoterapia. Non più un paziente seduto o sdraiato sul lettino ma una persona in movimento, in piedi, oltre che seduta, dentro un’esperienza e non solo dentro una narrazione. In bioenergetica lavoriamo per «traslocare» dalla mente narrativa al corpo percepito e il lavoro verbale viene integrato con esercizi semplici e adattati agli specifici bisogni della persona e allo specifico contenuto significativo in quel momento.
Oltre ai classici esercizi della bioenergetica invento, per ogni persona, esercizi specifici che nascono dai propri movimenti e dal corpo percepito, perché credo che ogni persona ha diritto ad una cura unica, disegnata apposta. Quindi, in qualche modo, sono come una sarta che prepara un vestito adatto alla stoffa che ogni persona porta con sé.
Non aspettarti una seduta di posturologia o fisioterapia, non aspettarti di essere passivo mentre qualcuno fa qualcosa con il tuo corpo o con il tuo “cuore”. Non è questo: è diventare esperti nella geografia di casa perché, anche se siamo distratti ospiti, il corpo è la nostra casa e senza di lui, letteralmente non saremmo niente.
La pratica di meditazione
Mi occupo da sempre di disturbi depressivi e scoprire un’efficace forma di prevenzione delle ricadute depressive attraverso la meditazione mi ha fatto davvero appassionare alla mindfulness: mi sono sentita finalmente a casa, visto che medito da quando ho 20 anni. Ho fatto la formazione per il protocollo MBCT direttamente con Zindel Segal, uno degli ideatori di questo programma. Ho sentito che la parte di me che rimaneva sempre fuori dalla stanza della psicoterapia adesso aveva diritto di rientrare. E quella parte non è una parte piccola: è la parte che non si accontenta di studiare ma vuole praticare.
È la parte che ha bisogno di risposte che non siano solo psicologiche. È la parte che crede che invecchiare significhi crescere in saggezza. E che la saggezza sia una forma di bellezza.
Poi ho proseguito la formazione e sono diventata Mindfulness Teacher con Il Center for Mindfulness per il protocollo MBSR e con la Metta Foundation per il protocollo di Mindfulness Interpersonale. Dal 2018 mi occupo di Mindful Parenting e organizzo il Teacher Training italiano in Mindful Parenting con Susan Bögels. Sono insegnante certificato dal Center for Mindful Self-compassion per il Programma di Mindful Self Compassion: oggi posso dire che, anche se medito da quasi 40 anni, sono ancora una appassionata principiante.
