La generosità è una qualità fondamentale della crescita: ci porta ad aprirci e quindi ad ampliare i nostri orizzonti e le nostre prospettive. È anche qualcosa che garantisce abbondanza perchè, se si è generosi, in forme poco prevedibili ma arrivano, in cambio, tante cose. Magari da persone insospettabili.
Così essere generosi è attivare uno scambio e una circolazione che nutre prima di tutto chi agisce con generosità. Anche la generosità però ha i suoi limiti. Limiti che è importante rispettare. Non deve trasformarsi in un peso. Quando la generosità che abbiamo verso qualcosa o qualcuno, diventa pesante, dobbiamo fermarci, prendere dello spazio e lasciar andare la nostra spinta a dare. Perchè se è diventata un peso vuol dire che porta, nella nostra vita e in quella di chi riceve la nostra generosità, un bagaglio di tensione non necessaria. Una tensione che, prima o poi si trasformerà in tempesta.
La generosità, perchè faccia bene, ci deve far sentire più ricchi e non più poveri. Più motivati e non più stanchi. Più felici e non sfruttati. Altrimenti è meglio tenere per se stessi quel nutrimento che stavamo per offrire. Vuol dire che ne abbiamo ancora bisogno. E allora dobbiamo fare un atto di generosità verso noi stessi. Interrompere la nostra compulsione a dare agli altri e rivolgere verso noi stessi la nostra generosità.
Nella meditazione sulla amorevole gentilezza diamo ai partecipanti un assaggio della potenza di sentimenti di bontà, generosità, amore e perdono diretti in primo luogo verso di noi. Evochiamo coscientemente sentimenti di amore e gentilezza verso noi stessi, magari ricordando un momento in cui ci siamo sentiti completamente visti e accettati da un altro essere umano e invitando quei sentimenti di gentilezza e amore a riemergere, a essere abbracciati dalla consapevolezza e sentiti nel corpo. Jon Kabat Zinn
Pratica di mindfulness: La pratica della gentilezza (meditazione live)
© Nicoletta Cinotti 2023