
Non possiamo scegliere se inspirare o espirare: dobbiamo fare entrambe le cose. Questo dovrebbe aiutarci a comprendere che anche nella vita dobbiamo stare nelle polarità contrapposte che ci si presentano. Invece, chissà perché, pensiamo che possiamo scegliere tra distanza e vicinanza, tra intimità ed estraneità. Tra apertura e chiusura, tra dentro e fuori, e che il segreto sia essere da una parte sola di queste opposte polarità
Come se potessimo scegliere se inspirare ed espirare e, scegliendo una sola delle due, diventassimo illuminati!
Eppure è proprio nel riconoscimento di entrambi gli aspetti di queste polarità che si sviluppa la nostra accettazione e il nostro cambiamento. L’accettazione non guarisce per qualche miracolosa e misteriosa alchimia. Guarisce perchè non ci fa negare il lato oscuro delle cose, non ci fa negare la distanza e così ci porta all’intimità. Non ci fa negare il rifiuto e così ci porta all’accettazione. Non ci fa negare la chiusura e riconoscendola ci porta all’apertura verso quella parte di noi.
Cercare di avere una relazione in cui ci sia solo un aspetto – solo apertura, solo accettazione, solo stabilità – non ci mette al riparo da nulla. Ci mette solo in una forma posticcia di relazione che finge di avere tutto e che nasconde la vera natura delle cose.
Riconoscere che per essere intimi dobbiamo passare dal riconoscere dove siamo diversi e lontani restituisce alla relazione vitalità e autenticità. La tensione tra sicurezza e avventura, tra stabilità e cambiamento non è un problema da risolvere: è un paradosso sempre presente che va gestito con saggezza e compassione. Per farlo abbiamo bisogno di scendere a patti con un vecchio compagno di strada: l’ansia.
Dietro al desiderio di eliminare le polarità opposte che ci attraversano sta il desiderio di eliminare l’ansia dalla nostra vita. L’ansia però è una emozione fondamentale: è quella che ci attiva verso le novità, quella che dà energia al nostro sistema emotivo. Diventa un problema quando supera la nostra finestra di tolleranza ma è un ingrediente che non possiamo sconfiggere né eliminare. Perché l’ansia è intimamente connessa con il piacere.
Proviamo ansia perché desideriamo qualcosa ma sappiamo che questo può essere, anziché un piacere, una fonte di frustrazione. Nicoletta Cinotti
Pratica di mindfulness: Self compassion breathing
© Nicoletta Cinotti 2018 A scuola di grazia e non di perfezione
Un percorso terapeutico verso l’accettazione radicale: Imparare a lasciar fiorire 15 Aprile 2018
Foto di © enza bianchimani
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