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Daniela Rosadini

Formazione Pollicino: perché i bambini non si perdano nell’infanzia

06/02/2019 by nicoletta cinotti

Sappiamo tutti la storia di Pollicino che, per ritrovare la strada di casa lasciò nel bosco delle briciole di pane. Gli uccellini le mangiarono. Poi lasciò dei sassolini bianchi e gli uccellini non le mangiarono e, dopo un po’ di avventure, Pollicino tornò a casa.

La Formazione Pollicino è un progetto dedicato alle famiglie, agli insegnanti e agli educatori. Perché, a volte, i bambini vanno visti da tutti i punti di vista per essere incontrati davvero.

È un ciclo di incontri formativi e noi abbiamo l’onore di fare l’apertura di questo percorso in cui potrete incontrare la bravissima Giulia Cavalli, Valentina Carbonara, Stefano Zuzza, Antonia Panella, Elisa Pezzolla

Ne ho dato notizia sbagliando alcuni riferimenti giorni fa…erano le briciole di pane che gli uccellini si sono mangiati. Adesso vi scrivo le indicazioni giuste: sono i sassolini bianchi per trovarci!

La partecipazione è gratuita. L’iscrizione potete farla scrivendo a roberta.ferrarini@villaggio.org. La sede del primo incontro e dei laboratori pomeridiani sarà l’Auditorium della Scuola V. G. Rossi, Via Liuzzi 4, Santa Margherita

La vera storia di Pollicino è questa qui:

In un villaggio, in un anno di forte miseria e carestia, un povero taglialegna e sua moglie, non avendo più di che sfamare i loro sette piccoli figli, tutti maschi, decidono di abbandonarli nel bosco. Il più piccolo dei fratelli, Pollicino, un bambino davvero minuscolo, avendo udito per caso la conversazione dei genitori, si riempie le tasche di sassolini bianchi. Il giorno dopo, quando i genitori conducono i figli nella foresta con una scusa, Pollicino lascia cadere i sassolini dietro di sé; seguendo questa traccia riesce a riportare sé stesso e i fratelli a casa, dove nel mentre il padre ha ricevuto del denaro dal signore del villaggio, con cui era in debito, e con tale denaro è riuscito a comprare del cibo: felice che i figli siano tornati, dà loro da mangiare a sazietà. Poco tempo dopo però i soldi e le provviste finiscono, la miseria torna e la situazione si ripete, ma questa volta Pollicino ha a disposizione, per segnare il sentiero, solo briciole di pane, che vengono mangiate dagli uccelli.

I sette fratellini, persi nel bosco, chiedono ospitalità a una casa, della quale ,dall’alto di un albero, Pollicino aveva visto la luce. Ad aprire loro la porta è una donna dall’animo buono e gentile, che però li avverte che suo marito è un malvagio Orco che mangia i bambini. Tuttavia li ospita e li nasconde.

Quando l’Orco rientra, però, dopo aver cenato, sente un inconfondibile odore di “carne fresca” e scopre gli intrusi, decidendo di ucciderli il giorno successivo.

In questo momento si viene a sapere che l’Orco ha sette figlie, sette orchette cattive quanto il padre, e Pollicino scopre che l’Orco ama così tanto le bambine da aver donato a ciascuna di loro una coroncina che portano sempre in testa proprio come delle principesse. Nottetempo, Pollicino si introduce nella camera delle orchette e scambia le loro corone con i berretti dei fratelli. L’Orco, svegliatosi nella notte con l’intento di sgozzare i bambini per avere un lavoro in meno da fare il giorno dopo, viene tratto in inganno dalla “sostituzione” delle coroncine con i berretti e finisce per decapitare le proprie figlie.

Pollicino e i fratelli fuggono: l’Orco, infuriato, li insegue indossando un paio di stivali magici in suo possesso, gli stivali delle sette leghe, così chiamati per la distanza che riescono a coprire ad ogni passo. Anche questa volta, però, Pollicino dimostra tutta la sua furbizia: siccome gli stivali magici stancano molto chi li indossa, a un certo punto l’Orco crolla addormentato, e Pollicino riesce a rubargli gli stivali, che magicamente si adattano ai suoi piedi. Utilizzando gli stivali, Pollicino torna dalla moglie dell’orco in pochi passi e le racconta che l’Orco è stato rapito da una banda di briganti che esigono immediatamente un riscatto, sennò lo uccideranno. La donna, spaventata, gli dà tutto l’oro che possiede. Pollicino prende l’oro e insieme ai fratelli torna alla casa paterna. Grazie agli stivali Pollicino riesce a ottenere diversi incarichi dal re, dai quali riceve in cambio ricompense di molto denaro. Così, finalmente, la famiglia riesce a permettersi i lussi che permettono loro di vivere felici e contenti.

©www.mindfulnessinfamiglia.com

@www.nicolettacinotti.net

Archiviato in:approfondimenti, Daniela Rosadini, Mindfulness in famiglia e a scuola, Niccolò Gorgoni

Genitori consapevoli: il Circle of Security Parenting® per leggere le richieste di attenzione dei bambini

25/09/2018 by nicoletta cinotti

Essere genitori: un mestiere difficile

L’astronauta? Lo scienziato nucleare? No. Il mestiere più difficile è fare il genitore!
Cerchiamo di offrire sempre il meglio ai nostri figli, è scritto nel nostro codice genetico, tuttavia spesso ci domandiamo quale sia il meglio per loro. In un mondo pieno di strategie genitoriali all’ultimo grido è facile non avere le idee chiare.
Mamma gatta segue il suo istinto naturale, e (sembra scontato dirlo) va tutto per il verso giusto. La complessità della nostra mente e delle nostre esperienze relazionali rende le cose un po’ più difficili per noi esseri umani. Certo, ci dà anche la possibilità di riflettere per riparare ai nostri errori –inevitabili- come mamme e papà.

Buone notizie: abbiamo già tutte risorse

Dentro di noi abbiamo tutte le risorse necessarie per essere mamme e papà sufficientemente buoni, dobbiamo solo riconoscerle e farle emergere. Tuttavia non sempre è così semplice. Se le cose filano lisce non facciamo nemmeno caso alla complessità del ruolo genitoriale, invece, quando qualcosa non va, ci ritroviamo sommersi di dubbi: “cosa devo fare adesso?”, “perché mio figlio si comporta così?”,“che cosa vuole da me?”. Succede a tutti, ogni tanto. Così ci troviamo sopraffatti da una marea di consigli: quelli della “mamma perfetta”, quelli della suocera e della nuora…sembra che anche il vicino di casa abbia un’arguta teoria su come risolvere magicamente tutte le nostre difficoltà.

Non esistono genitori perfetti

È importante ricordarci che non esistono genitori perfetti, così come non esiste il manuale per entrare a far parte di questo club. E anche se esistesse un “manuale di istruzioni da genitore perfetto” non lo consiglierei a nessuno. Per i nostri bambini è molto più educativo vedere un genitore che sbaglia e cerca di riparare ai suoi errori,
piuttosto che avere il confronto giornaliero con un genitore-modello infallibile e formidabile.

Imparare a leggere i segnali dei propri bambini

Il Circle of Security Parenting® (Cooper, Hoffman e Powell, 2009) non offre nessun consiglio, né si tratta di un manuale per raggiungere la perfezione. È un programma psicoeducativo basato su decenni di ricerca scientifica che offre delle lenti preziose per leggere i segnali dei propri bambini. È il manuale di istruzioni per imparare a
capire, in prima persona e quando ne sentiamo l’esigenza, i bisogni dei bambini (si sono solo dimenticati di allegarlo alla nascita!). Infatti, quando impariamo a capire di cosa hanno bisogno i nostri piccoli e riusciamo a incontrare queste necessità, loro si sentono compresi e sicuri, meno arrabbiati e irrequieti. Questo fa bene a loro e dà un po’ di respiro anche a noi genitori.

Una mappa per orientarsi

Possiamo pensare al Circle of Security Parenting® come ad una mappa. Chi ha già partecipato al percorso descrive il circolo come un’àncora di salvezza a cui far riferimento anche nei momenti più caotici. Diamo un’occhiata più da vicino:
Il bambino ha bisogno di una base sicura da cui partire per esplorare il mondo, per sperimentare le sue capacità
e sviluppare autonomia.Quando ha esplorato abbastanza, ha bisogno di un porto sicuro a cui fare ritorno e, dopo aver fatto il pieno di contatto e di relazione, può ritornare ad esplorare. Questa danza si verifica molte volte al giorno nella relazione genitore-bambino. Se la mappa è tutta qui…dove stanno le difficoltà?

Affrontare i terreni difficili

Le difficoltà non si trovano sulla mappa ma dentro di noi. Alcune persone, infatti, si sentono a più a loro agio con i bisogni della parte alta del circolo (sostegno nell’esplorazione), altre con i bisogni della parte bassa (consolazione, organizzazione delle emozioni). Per ogni genitore ci sono terreni più scomodi e bisogni dei bambini
più difficili da gestire.

Trovarsi a contatto con determinati bisogni può attivare stati emotivi spiacevoli nel genitore, che non riesce più ad
“essere insieme” al piccolo per aiutarlo a gestire particolari emozioni, in quanto troppo assorbito dal suo disagio o dalla sua sofferenza. Ad esempio, alcuni genitori si possono sentire arrabbiati di fronte ai capricci, impotenti di fronte al pianto, allarmati di fronte al desiderio di esplorare. In queste situazioni, l’attenzione del genitore viene spostata dal bisogno del bambino verso la propria sensazione spiacevole. La mancata risposta ad bisogno provoca nel bambino un vissuto doloroso e frustrante. Inoltre, quando un bisogno del bambino viene messo da parte ripetutamente o sistematicamente spesso si può trasformare in insistenti “richieste di attenzione”, che spesso sono l’espressione di un bisogno sistematicamente “non visto” dalle figure di riferimento.
Il Circle of Security Parenting® ridireziona l’attenzione del genitore su tutti i bisogni del piccolo, anche quelli che solitamente vengono esclusi dal campo dell’attenzione perché il genitore si protegge dal dolore che gli provocano. Prendere consapevolezza di queste dinamiche è il primo passo per imparare a prendersi cura del proprio disagio e progressivamente, per imparare a dare al bambino ciò di cui ha bisogno: un genitore che sia in grado di essere con lui su tutto il circolo.

Guardare in profondità e riconoscere ciò che ci muove

Ma c’è molto altro, il cuore di questo percorso è ben più profondo. Creiamo uno spazio di riflessione sulla relazione con i nostri bambini, così intimamente legata alla nostra esperienza come figli. Questo profondo legame è ciò che rende ancor più complesso il ruolo di mamma e papà: vorremmo trasmettere ciò che di buono ci hanno dato le nostre famiglie, preservando invece da ciò che ci ha fatto soffrire.
Tuttavia, spesso, ci ritroviamo a muoverci come dei burattini tirati da fili invisibili, che ci fanno ricadere negli stessi schemi relazionali o ci tengono rigidamente lontani dagli quegli stessi schemi, senza nemmeno accorgercene. Insieme proviamo a fare un passo indietro, osservarci nelle relazioni come figli e come genitori, imparando a
scorgere quei fili che, aguzzando lo sguardo, possiamo intravvedere. Prenderne consapevolezza, cognitivamente ed emotivamente, è l’unica strada che possiamo intraprendere per riconoscere consapevolmente i nostri schemi relazionali e scegliere di comportarci diversamente.

La struttura del programma

Il percorso prevede 8 incontri a cadenza settimanale, che possono essere individuali, di coppia o di gruppo. La durata varia da un’ora a un’ora e mezza, in base al numero dei partecipanti.Percorsi di coppia o di gruppo su richiesta

La conduttrice è Daniela Rosadini, psicologa e facilitatore di COS-Parenting
riconosciuto dal Circle of Security International.
Per ulteriori informazioni scrivere a: rosadini.daniela@gmail.com
© Daniela Rosadini, 2018

https://www.nicolettacinotti.net/eventi/circle-of-security-parenting-un-corso-per-genitori-a-genova/

Archiviato in:Daniela Rosadini, mindfulness, Mindfulness in famiglia e a scuola

Tutti attenti?!

01/07/2018 by nicoletta cinotti

Le alterne vicende dell’attenzione nell’apprendimento scolastico e nella maturazione psicologica

Secondo convegno nazionale di Mindful Education, Chiavari 15 Settembre 2018

Sappiamo molto bene il ruolo chiave dell’attenzione nell’apprendimento e nella regolazione emotiva. In questo Convegno – alla sua seconda edizione – cercheremo di comprendere in che modo facilitare processi virtuosi di attenzione in una realtà sempre più iper-stimolante e connessa.

Modera gli interventi Barbara Rachetti, giornalista di Donna Moderna. Troverete su Donna Moderna, nella settimana prima del Convegno, un articolo dedicato al Convegno

  • Il ruolo dell’attenzione nella regolazione emotiva e nelle relazioni familiari
  • Nicoletta Cinotti: Attenzione e regolazione emotiva: preferisci essere multitasking o essere felice?
  • Cristina Potente: Le emozioni negli apprendimenti: cuore e cervello in sintonia.
  • Niccolò Gorgoni: Perchè la mindfulness aiuta il sistema nervoso
  • Daniela Rosadini: Genitori consapevoli: il COS-P per leggere le “richieste di attenzione” dei bambini
  • Attenzione e processi di apprendimento
  • Jacopo Lorenzetti Mantenere l’attenzione: difficoltà più comuni e percorsi di potenziamento.
  • Maria Beatrice Toro Entrare a scuola: storie di adattamento difficile
  • Paola Mamone L’attenzione a sé stessi ed alla relazione dell’insegnante mindful”

Quando: 15 Settembre 2018

Dove: Civico Auditorium San Francesco, Chiavari

Orario: 9 – 13

Iscrizione obbligatoria su Eventbrite fino ad esaurimento posti

Segreteria scientifica e organizzazione 

©Mindfulness in famiglia, ©Bioenergetica e Mindfulness. Centro Studi, ©Centro Leonardo

È stato richiesto il Patrocinio del Comune di Chiavari, dell’Ordine degli Psicologi, Mondo Mindful. Richiesti crediti formativi per insegnanti

Sei un istruttore mindfulness in età evolutiva e vuoi portare il tuo contributo? Rispondi al nostro call for papers entro il 30 luglio!

Archiviato in:Daniela Rosadini, Mindfulness in famiglia e a scuola, Niccolò Gorgoni

Call for papers

19/06/2018 by nicoletta cinotti

Tutti attenti!? Le alterne vicende dell’attenzione nell’apprendimento scolastico e nella maturazione psicologica. Secondo convegno nazionale di Mindful Education

Il 15 Settembre a Chiavari, si ripete il Convegno Nazionale di Mindful Education. Il tema quest’anno sarà l’attenzione: elemento chiave nell’apprendimento e nella regolazione emotiva. Ci sarà un partner con noi – il Centro Leonardo – che si occupa di disturbi dell’attenzione e DSA, dalla diagnosi al trattamento.

Se in questo anno hai lavorato con ragazzi nella fascia 3-18 attraverso la Mindfulness sarebbe importante sentire la tua esperienza: puoi scegliere tra una presentazione o un poster.

Un piccolo grande passo per fare rete nella cultura  mindfulness.

Per inviare la tua proposta manda una mail a mindfulnessinfamiglia@gmail.com. Noi ti manderemo il form che abbiamo preparato per valutare il tuo intervento. Ricordati di farlo entro il 30 Luglio!

Nicoletta Cinotti e Ugo Falace

Archiviato in:Daniela Rosadini, mindfulness, mindfulness continuum, Niccolò Gorgoni

Circle of Security Parenting: la sicurezza è una scelta

30/04/2018 by nicoletta cinotti

Circle of Security Parenting: la sicurezza è una scelta

Il Circle of Security Parenting è un programma psico-educativo che risponde a esigenze concrete e a problemi quotidiani di molti genitori. A volte è facile sentirsi persi e senza indizi su cosa i propri bambini avrebbero bisogno da noi, questo intervento permette di dare un senso alle loro richieste, imparando a leggerle e capirle.

In un mondo pieno di strategie genitoriali all’ultimo grido, il Circle of Security Parenting si distingue perché:

  • Si basa su 50 anni di ricerche sull’attaccamento e sulla relazione genitore-bambino;
  • Traduce queste evidenze scientifiche in concetti semplici, anche attraverso l’uso di immagini e video;
  • Quanto appreso nel percorso è direttamente spendibile nella relazione con i propri figli;
  • I partecipanti sono invitati a riflettere sulle proprie relazioni come genitore e come figlio, attivando processi di pensiero ed emozioni (è ampiamente verificato come i processi di apprendimento siano più duraturi quando passano attraverso il coinvolgimento emotivo);
  • Lo scopo non è quello di diventare “genitori perfetti” ma quello di imparare a leggere i bisogni del proprio bambino. Non si interviene sul comportamento genitoriale, si lavora per “ampliare” lo stato mentale del genitore, per permettergli di affrontare quei meccanismi difensivi che distorcono la capacità di riconoscere i segnali che il bambino invia sui propri bisogni e per modificare le strategie relazionali in modo da rispondervi in modo adeguato.

Imparare a riconoscere e soddisfare i bisogni dei vostri figli crea una sicurezza più duratura per loro e una maggior soddisfazione per voi!

L’obiettivo del COS-P è proprio questo: lavorare con i genitori per aiutarli a interagire positivamente con i propri figli e rafforzare  una relazione che aiuti i bambini a interiorizzare un senso di sicurezza.

Le ricerche scientifiche, infatti, confermano ampiamente come l’instaurarsi di una relazione di attaccamento sicuro con i care-giver sia un fattore protettivo per il disagio psicologico e sia correlato con migliori competenze emotive, socio-relazionali e -persino- cognitive, nell’infanzia e nell’età adulta.

Il Circle of Security Parenting è un programma diffuso in tutto il mondo, utilizzato in senso preventivo e riparativo, poiché mira a promuovere il benessere dei bambini e dei propri genitori laddove ci siano delle difficoltà o dove ci sia semplicemente la voglia di crescere e riflettere sul proprio modo di fare il genitore.

Consiste in un percorso strutturato di 8 incontri (individuali, di coppia o di gruppo).  Questo percorso mostra come ai caregiver possa essere insegnato a rinforzare i legami di attaccamento che facilitano uno sviluppo sano del bambino. Aiuta le mamme e i papà a rendersi protagonisti del loro essere genitori e mostra che “la sicurezza è una scelta”.

Conduce: Daniela Rosadini

Quando: da Giovedì 18 Ottobre a Giovedì 13 Dicembre dalle 18 alle 19.30 (Saltando Giovedì 1 Novembre)

Dove: Genova, Via Innocenzo Frugoni 15/2

Costo: € 260 se partecipano entrambi i genitori €200 per un solo genitore. Fattura sanitaria detraibile

© Daniela Rosadini

Foto di © juliane-liebermann-542688-unsplash

Archiviato in:Daniela Rosadini, Mindfulness in famiglia e a scuola

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