A volte le persone trovano che essere teneri e schietti sia qualcosa di minaccioso e apparentemente sfiancante. L’apertura gli appare come una cosa impegnativa che richiede energia, dunque preferiscono ricoprire il loro cuore tenero.
La vulnerabilità a volte può rendere nervosi. È fastidioso sentirsi così reali, dunque si preferisce stordirsi. Cercate qualche anestetico, qualsiasi cosa vi procuri intrattenimento. A quel punto potete dimenticare la scomodità della realtà.
Le persone non vogliono vivere la loro schiettezza di base nemmeno per un quarto d’ora. Per il guerriero (il meditante per Chogyam Trungpa era il vulnerabile guerriero n.d.r) l’impavidità è l’esatto opposto di questo approccio. L’impavidità è questione di imparare ad essere. Siate lì tutto il tempo: questo è il messaggio. È qualcosa di impegnativo in quello che chiamiamo mondo crepuscolare, il mondo della comodità nevrotica, dove usiamo ogni cosa per riempire lo spazio. Chogyam Trungpa
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