L’avversione emerge da qualsiasi cosa che non vuoi o che non ami e dalla quale vuoi fuggire, indietreggiare, che vorresti spingere via o far sparire. Tutto quello che non vuoi si raggruppa sotto la categoria avversione. L’avversione è il cuore di tante grandi emozioni come la rabbia, l’odio, l’ira, la paura; ma anche di emozioni più piccole come l’irritabilità, il risentimento, la scontrosità, il fastidio
Può essere particolarmente rilevatore sperimentare su te stesso quante volte durante la giornata l’avversione si palesa in un modo o nell’altro: una fitta di irritazione al modo in cui qualcuno ti dice qualcosa, o da come carica la lavastoviglie con una modalità che non è la tua, o da come mette un attrezzo a testa in giù, e che ovviamente nel tuo modo di pensare dovrebbe essere riposto diversamente; o quando il tempo non è di tuo gradimento; o quando qualcuno ti accusa di fare qualcosa (anche qualcosa di poco importante) che non hai fatto, o quando ti accusano di non esserti preso cura di qualcosa di cui invece ti sei preso cura; o quando non ti viene riconosciuto dalle persone, la cui opinione è per te importante, qualcosa di meritevole che hai fatto.
Le occasioni che provocano avversione sono come manna dal cielo se sei ben disposto nei loro confronti. Permettono infinite occasioni, se accettate umilmente, di accorgerci di quanto il nostro benessere dipenda dall’ottenere le cose come le vogliamo, di vedere quanto fortemente e inconsciamente siamo attaccati a volere che le cose si rivelino come vogliamo, e di come desideriamo essere trattati, come se tutti al mondo sapessero esattamente come vogliamo essere trattati.
Non è difficile rendersi conto di quanto questi esempi siano rivelatori e di quanto questa narrazione interiore possa essere tossica. E non c’è dubbio che tutti questi esempi ti aiutino a sentire la relazione che emerge tra le cose che non ti piacciono, per quanto banali siano, e come la tua tendenza sia di prenderle sul personale.
(:::)Questo non significa che non agiremo con forza di fronte a circostanze nocive o che ci minaccino. Prendere una posizione forte di fronte ad eventi nocivi e minacciosi è una componente importante del vivere una vita integra, vigile, fatta di attenzioni (…) Ma a quel punto non sarebbe più nulla di personale. Sarebbe invece la manifestazione della nostra interezza e una naturale estensione della nostra pratica di non – separazione. Jon Kabat Zinn
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