
In questo periodo dell’anno i miei vicini di casa incominciano a fare l’orto. Il mio vicino non è giovanissimo ma lo cura con uno spirito da ragazzo. Orgogliosissimo di quello che vede spuntare. Ogni giorno è lì. Ha iniziato mesi prima a preparare il terreno. In alcuni casi mette i semi. In altri trapianta le piantine.
Così, ogni mattina, guardando dalla finestra del soggiorno, vedo i progressi del suo orto. Un orto che mi ricorda – e mi insegna – che le piccole cose contano. Che quei semi hanno un sacco di potenzialità. Lui si alza presto per innaffiare l’orto. Io mi alzo presto per praticare. Io, lui, la merla di cui ti parlavo ieri e anche tu che mi leggi curiamo le piccole cose quotidiane. All’inizio non vediamo risultati. poi spuntano come per miracolo ma il vero miracolo è iniziato quando non si vedeva nulla. Il vero miracolo è iniziato nella cura e nella fiducia che avere cura serva a qualcosa. Se la gioia è il principio di crescita e trasformazione, la fiducia è il principio di guarigione.
Anch’io uso piccole cose. Piccole come la durata del respiro. E le seguo una per una. Con la stessa pazienza e con lo stesso orgoglio quando fiorisce una nuova intuizione di quando lui mi porta le fave appena raccolte. Entrambi dobbiamo avere pazienza. Entrambi temiamo gli eventi atmosferici avversi ma continuiamo a seminare e raccogliere frutti. Alla fine tutto questo non è ripetizione, come potrebbe sembrare. Piuttosto è seguire e riconoscere la continua natura del cambiamento e scoprirlo attraverso il riconoscere le piccole cose. Iniziamo dai semi – la consapevolezza del respiro – ma non ci fermiamo lì. Apriamo progressivamente la consapevolezza al corpo, ai pensieri, ai suoni alle emozioni perchè infine ci sia possibile accorgerci del sorgere e del finire di tutte le sensazioni e disegnare cosi il flusso del nostro cambiamento. Alcune persone sono più sensibili al sorgere. Altre al finire. Ma entrambe le consapevolezze – la consapevolezza di qualcosa di nuovo che nasce e la consapevolezza di qualcosa che finisce – ci insegnano, leggère come un respiro, che c’è già un cambiamento in corso e dentro di noi abbiamo un’infinità di bustine di semi da scegliere e aprire.
Ci immaginiamo che un paio di grandi cose abbiano un profondo effetto sulla nostra felicità. Ma sembra invece che la felicità sia la somma di centinaia di piccole cose…Le piccole cose contano. Non solo le piccole cose contano. Le piccole cose non sono tanto piccole. Risulta che sono immense. Minuscoli spostamenti nel tuo punto di vista, nel tuo atteggiamento e nei tuoi sforzi per essere presente possono avere effetti enormi sul tuo corpo, sulla tua mente, sul mondo. Anche la più minuscola manifestazione di consapevolezza in un momento qualsiasi può dare origine ad una intuizione enormemente trasformativa. Jon Kabat Zinn
Pratica di mindfulness: Un respiro affettuoso
© Nicoletta Cinotti 2023 Il programma di Mindful self-compassion. Piccole cose in azione!
Lascia un commento