
Sono stata assente parecchio tempo da casa, fra il ritiro a cui ho partecipato e quello che ho condotto. Quando lascio la casa sola mi dispiace sempre un po’ e questa volta non avevo ancora messo i fiori nelle cassette che tendo sui davanzali, aspettando di farlo al mio ritorno. Però ho trovato una bellissima sorpresa. Una merla, approfittando della nostra assenza e della comoda cassetta sul davanzale nord del soggiorno, ha fatto il suo nido e ha deposto le uova che vedi nella fotografia.
In realtà il nostro ritorno deve averla un po’ disturbata e quindi tutte le volte che ci vedeva passare volava via, lasciando le uova al freddo. Mio marito, saggiamente, ha messo un pannello in modo che lei non ci veda e noi possiamo passare indisturbati e non disturbandola. È timida la merla e le uova hanno bisogno del suo calore. Questo fatto, così insolito, mi ha riempito di gioia e la pazienza della sua cova mi ricorda, in ogni momento, che ogni cosa ha bisogno del suo tempo. Che c’è un tempo per crescere, per aspettare e per volare via dal nido. Quando voliamo via dal nido diventiamo davvero genitori di noi stessi e sappiamo che saremo noi ad occuparci delle sbucciature, del cibo e di quello che ci è necessario. Forse potremmo anche dimenticare il calore che abbiamo ricevuto ma tutti noi siamo nati da quel calore che ci è stato offerto. Non conosciamo solo il freddo, che pure ci è necessario, ma anche il calore gratuito, che ci ha ospitato. Potremmo ricordarci il freddo ma dentro di noi quel calore esiste e ci fa crescere ancora.E la gioia, che di quel calore è il segno, è il naturale, gentile e potente fattore di crescita e cambiamento della nostra vita. È quello che rende la nostra attenzione splendente e la nostra vita merita di splendere.
Anziché lottare contro il dolore chiediamo il permesso di esplorare cosa nasconde. Genitori di sé stessi
Pratica di Mindfulness: Mudita, la gioia
© Nicoletta Cinotti Il programma di Mindful Self-compassion. Inizia giovedì 25 affrettati!