
Sentire e creare sono la base del nostro essere vivi. Creiamo ogni giorno le nostre giornate e il nostro modo di abitarle. Se evitiamo di sentire viviamo solo seguendo dei doveri e delle idee e così le nostre giornate diventano ripetitive e meccaniche. Abbiamo bisogno di sentire. Sentire quello che c’è. Sentire quello che manca. E’ da questo dialogo tra vuoto e pieno che nasce la creazione. E’ in questo dialogo che si muove il respiro.
Spesso sentire ciò che manca ci spaventa. Oppure ci spaventa vedere gli ostacoli e gli impedimenti. Ma è stando di fronte a tutto questo che attiviamo qualsiasi processo creativo
Forse ci dimentichiamo che la nostra creatività – e la nostra stessa creazione – nascono proprio da un’assenza. Che la nostra inspirazione nasce dalla nostra espirazione. E’ in quello spazio vuoto che creiamo.
Senza quel vuoto – che a volte è anche dolore – non ci sarebbe creazione e non ci sarebbe vitalità.
Così sentire, indipendentemente dal fatto che sia piacevole, spiacevole e neutro, è il vero atto creativo che possiamo fare ogni giorno.
Un atto vitale che esprime come siamo creativamente nel mondo.
Per produrre “nuovo” pensiero abbiamo bisogno di ostacoli nuovi da superare. Anna Maria Testa
Pratica di mindfulness: C’è una frattura
Questo video “C’è una frattura” basato su una poesia che ho tradotto, su autorizzazione dell’autrice, Rashani Rea, contribuisce all’acquisto di orchidee per il Center for Spiritual Living di Bellingham, Hawaii.© Nicoletta Cinotti 2023 Il protocollo di mindfulness interpersonale
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