L’oggetto del desiderio
A volte possiamo avere l’idea che praticare significhi rinunciare ad avere desideri. In realtà praticare, a volte, può addirittura voler dire aver molti più desideri perché ne siamo più consapevoli.
Non è la rinuncia al desiderare: piuttosto è cambiare il nostro rapporto con il desiderio. Desiderare spesso significa diventare ossessionati dal frutto del nostro desiderio. O lo realizziamo o sentiamo un profondo fallimento o un’intensa frustrazione.
Desiderare e realizzare il desiderio sono due movimenti diversi. Non possiamo rinunciare alla spinta vitale che è connessa al desiderio. Desiderare però non è un contratto di realizzazione: è un’apertura alla possibilità.
E in questa apertura entriamo in dialogo con la realtà e accettiamo che non siamo unici al mondo e che le cose accadono o non accadono per tante ragioni diverse. Restituiamo al desiderio il suo legittimo oggetto: la possibilità.
Pratica di mindfulness: Il panorama della mente
Poesia del giorno: Dimoro nella possibilità (pdf)
© Nicoletta Cinotti 2015
Foto di ©Farfal’s (Offissima)
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