
Coinvolgersi, scegliere qualcosa richiede impegno, richiede la generosità dell’impegno e un’attenzione che non sia frammentata.
Eppure molte delle nostre scelte sono declinate dal “Si, ma…”. Scegliamo, e prima ancora di essere entrati pienamente in ciò che abbiamo scelto, nella sua grandezza e nei suoi limiti, abbiamo già messo una condizione espressa da quel ma. Un piccolo avverbio che segna un grande stop. Una cautela del cuore. Una sospensione dall’essere pienamente dentro qualcosa. Il cercare di mettere condizioni: spesso impossibili da realizzare.
Quel “si, ma” esprime il nostro dubbio, la nostra incertezza e, indirettamente, la nostra paura di soffrire. Cambierei ma vorrei la garanzia soddisfatti o rimborsati. Inizierei una relazione ma vorrei che la mia vita non cambiasse. Andrei in montagna ma anche al mare.
In questo indugio, espresso da due piccole sillabe, lasciamo che il tempo passi, sospendendo la nostra vita, la nostra disponibilità ad impegnarci, a dare una attenzione piena, in attesa di un ipotetico momento futuro in cui si realizzino le condizioni implicite nel nostro ma. E quando poi abbiamo sciolto l’indugio, ci rendiamo conto che è troppo tardi. Troppo tardi per un figlio, troppo tardi per un progetto importante. Troppo tardi per essere pienamente dentro ciò che abbiamo davanti.
È solo un’attenzione piena, indivisa, che ci permette di comprendere davvero se dire si o no; è solo un coinvolgimento senza resistenze che ci permette di uscire o entrare con dignità dal luogo in cui ci troviamo. Senza indugiare nel “si, ma”, senza lottare. Correndo il rischio di sbagliare. Un rischio che, tanto, si realizza lo stesso. Anche senza tutte le nostre cautele del cuore.
Il giorno più importante è sempre il giorno di oggi. La persona più importante è sempre quella che sta di fronte a te e l’azione più importante è sempre l’amore. Mastro Eckhart
Pratica del giorno: Senza separazione dal respiro
© Nicoletta Cinotti 2023 Il protocollo MBCT online
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