
Qualche settimana fa, durante il protocollo MBCT abbiamo iniziato a lavorare sul disabituatore, ossia sulla nostra tendenza a prendere delle abitudini che ci portano a fare le cose in maniera automatica, senza una vera attenzione in quello che stiamo facendo.
Così è emerso, con grande interesse, un tema apparentemente opposto, ossia quello delle nostre ossessioni. Nell’ossessione facciamo sempre la stessa azione ma, in quel caso, la nostra attenzione è massima perché alla buona riuscita dell’azione attribuiamo un significato più ampio dell’azione stessa. Se siamo ossessionati dalla paura di ammalarci, laveremo le nostre mani con grande attenzione. Se siamo ossessionati dalla paura di venir traditi, controlleremo ogni indizio di possibile tradimento con scrupolo maniacale. Se siamo ossessionati dall’idea di poter avere un infarto controlleremo attentamente i battiti del cuore e tutti i segnali che colleghiamo all’infarto. Apparentemente quindi chi è ossessionato ha un grande livello di attenzione.
Eppure tra il fare le cose con il pilota automatico e farle ossessivamente c’è un grande elemento in comune: in entrambi i casi non c’è consapevolezza nel senso più ampio del termine. Nel pilota automatico agiamo distrattamente, senza sapere cosa stiamo facendo. Nell’ossessione vediamo solo i segnali di quello che ci interessa e, spesso, li vediamo ingigantiti. Attorno a noi potrebbe succedere di tutto ma quando siamo presi dalla nostra ossessione agisce solo l’ossessione. Tutto il resto svanisce nel nulla.
Spesso alterniamo questi due stati e passiamo dall’essere ossessionati all’essere distratti. In mezzo c’è la nostra vita, quella che ci dimentichiamo di abitare: cerchiamo di metterci al sicuro convinti che così saremo felici. La felicità però non può essere basata sulla sicurezza – che sia la sicurezza di non morire o la sicurezza di essere amati. La felicità nasce dal saper cavalcare le onde dell’incertezza.
Tu sei il cielo. Tutto il resto è il tempo atmosferico. Pema Chodron
Pratica di mindfulness: Meditazione su corpo, respiro, pensiero e suoni (File audio di pratica)
© Nicoletta Cinotti 2017 Il protocollo MBCT
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