
Abbiamo la tendenza a disegnare connessioni, a tracciare linee di continuità tra le cose. L’hanno scoperto molto tempo fa i teorici della Gestalt. La nostra percezione vede forme dove ci sono solo punti, perché tendiamo a cercare cose che siano riconoscibili. E comprensibili. È un fenomeno percettivo più che un fenomeno reale, una specie di illusione ottica di cui la nostra vita è piena.
Tendiamo infatti a sentire la nostra vita come una linea retta, gli eventi collegati tra di loro a disegnare un tracciato. Alcuni eventi più importanti di altri. Questo modo di costruire un disegno da dei semplici puntini sparsi sulla carta può essere un gioco divertente. A volte però ci rende troppo fossilizzati su un unico modo di vedere le cose. Non riusciamo a cambiare modo di raccontare la storia della nostra vita anche se è in continuo cambiamento. Continuiamo a considerarci quelli che hanno paura di nuotare o quelli che sono sfortunati in amore. O quelli che arrivano sempre in ritardo. Come se gli eventi che ci accadono fossero statici come oggetti.
In realtà la nostra vita è un insieme disordinato di eventi a cui noi abbiamo scelto di dare una forma piuttosto stabile. Così ogni evento nuovo rischia di essere una conferma dello stesso disegno. O una tessera dello stesso puzzle. Non è obbligatorio vederla così. È una scelta. Cosa accadrebbe se rinunciassimo, per un solo giorno, a dare il solito significato alle cose. Cosa accadrebbe se, proprio oggi, rinunciassimo ad una delle nostre abitudini per fare, in modo diverso, la stessa cosa? Non verrebbe fuori un disegno diverso? Una storia diversa? E non saremmo anche noi un po’ diversi? Più liberi dalle solite vecchie storie che ci raccontiamo?
La vita somiglia più al traffico caotico di Napoli che alle file ordinate degli inglesi. Carlo Rovelli
[box] Pratica informale: Accendi il disabituatore Oggi fai in modo diverso, una delle tue attività abituali. Cambia tipo di colazione oppure cambia il posto a tavola. O il bar dove mangi di solito. Rompi una abitudine ed esplora come cambia la tua percezione, fare la stessa cosa ma in modo diverso![/box]
Pratica formale di mindfulness: La meditazione del fiume
© Nicoletta Cinotti 2017 Il protocollo MBSR
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