Nella pratica di Metta succede spesso che si metta a fuoco un gruppo specifico di persone e, spontaneamente, emerga anche la consapevolezza dei percorsi che sono legati alla categoria simmetrica.
Così, avendo praticato Metta per le donne che ho incontrato, sono cominciati ad arrivare molti sentimenti relativi agli uomini della mia vita. Sensazioni legate a pudore e timidezza, parola che ha la stessa radice di timore.
Così mi accorgo di aver guardato gli uomini sempre a una distanza di sicurezza, anche quando eravamo intimi.
Non c’è la sensazione di sentirsi riflessa ma quella di sentirsi interrogata. Non c’è la sensazione di essere protetta ma quella di proteggere.
Non sono mai riuscita a dimenticare un senso di diversità che mi incuriosisce, mi orienta e mi attiva. Ma non mi lascia tranquilla come sulla sponda del lago.
E le parole non sgorgano ma tacciono, prudenti, dentro di me. Ecco prudenza direi che descrive bene se non l’emozione di fondo, il comportamento nella sua sostanza. Una prudenza che non nasconde la curiosità ma non la declina all’impulso.
No, non saprei davvero cosa dire degli uomini della mia vita. Se non che li ho sempre amati e continuerò a farlo. Amati quanto? Senza limiti, forse, dovrei dire, da morire.
Fai tutto lo spirito che desideri. Ma scegli con cura. Si è ciò che si ama. No? Si è, solo ed esclusivamente e completamente, ciò per cui si morirebbe senza pensarci due volte.David Foster Wallace
Pratica di Mindfulness: Meditazione sul cambiamento e sulla gentilezza amorevole
©Nicoletta Cinotti 2015
Foto di ©marypink
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