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poesia del giorno

Parlare al dolore

28/05/2023 by nicoletta cinotti

Ah, dolore, non dovrei trattarti
come un cane randagio
che arriva alla porta sul retro
per una crosta, un osso spolpato.
Dovrei fidarmi di te.

Dovrei invitarti
a entrare in casa e darti
un angolo tutto per te,
una logora stuoia su cui sdraiarti
una ciotola per l’acqua.

Pensi io non sappia che da un po’ vivi
sotto il mio portico.
Desideri che il tuo vero posto sia pronto
prima che arrivi l’inverno. Hai bisogno di un nome,
collare e targhetta. Vuoi avere
il diritto di allontanare gli estranei,
di considerare tua la mia casa
e me la tua persona
e te
il mio cane.

Denise levertov, Alle isole, via terra. Crocetti Editore

Archiviato in:mindfulness, poesia del giorno

Preghiere e desideri

21/05/2023 by nicoletta cinotti

Faccio come se fossi greca mia bambina ti scrivo un poema sulla vita che il mondo poi
farà fallire.
Ti scriverò le rime come se servisse a ricordare
come se fosse tutto come sempre nel tempo e nello spazio
nel cielo e nello strazio, nella tragedia del momento
e nel tuo eroico calendario dell’avvento al cioccolato.
In mare e sulla terra succederanno cose
fuori dal mondo – eppure
vedrai come la barca delle parole andrà in fumo
e tu ti sveglierai di notte sognando una tempesta
dove nessuno affonda ma si decide se salvare
qualcosa qualcuno di tutto questo prima.
E nel frattempo sarò io a farti le pizzette
rammenderò le toppe sui pupazzi e sulle teste rotte
e rifarò il tuo letto della notte
sarò l’infermierina che mi spetta, il saltimbanco della festa
con le pagnotte nella borsa per sfamare
tutti gli animali al miele
non solo con racconti o belle favole, miti, leggende
e strade percorse da unicorni: farò come dovessi dirti
tutto in una notte prima del bus
che ti conduce a scuola.
Roberta Durante, I bimbi sperduti

Archiviato in:poesia del giorno Contrassegnato con: meditazione e poesia, mindfulness e poesia, poesia e meditazione, poesia e scrittura

Piccolo autoritratto

12/05/2023 by nicoletta cinotti Lascia un commento

Sono bambina
e ho la voce
del mare, limpido e tranquillo.

La voce del mare
per me è importante.
La mia testa è piena di mare,

il mio cuore è pieno di pesciolini.
Sono piena di sentimenti.
Tutti i giorni io sono
quel che sono.

Il mare continua a sussurrarmi
i miei desideri

Nicoletta 9 anni, italiana

Archiviato in:poesia del giorno Contrassegnato con: Bioenergetica e Mindfulness Centro Studi, comunicazione, consapevolezza, festival internazionale della poesia, parole, poesia del giorno, Poesia della domenica, poesia e mindfulness, poesie e mindfulness

Facciamo un patto

01/05/2023 by nicoletta cinotti Lascia un commento

Compagna
lei sa
che può contare
su di me
non fino a due
né fino a dieci
ma contare
su di me

se qualche volta
sentirà
che la guardo negli occhi
e una vena d’amore
riconosce nei miei
non spiani i suoi fucili
non pensi, che delirio!
malgrado la vena
o forse perché esiste
lei può contare
su di me

se altre volte
mi trova
schivo senza una ragione
non pensi, che noia!
lo stesso può contare
su di me
ma facciamo un patto
io vorrei contare
su di lei
è così bello
sapere che lei esiste
uno si sente vivo
e quando dico questo
voglio dire contare
anche se fino a due
anche se fino a cinque
non più perché lei accorra
premurosa in mio aiuto
ma per sapere
con certezza
che lei sa che può
contare su di me.

Mario Benedetti

Archiviato in:mindfulness continuum, poesia del giorno Contrassegnato con: amore, poesia, poesia del giorno, Poesia della domenica, poesia e mindfulness, poesie e mindfulness

Notte

30/04/2023 by nicoletta cinotti Lascia un commento

da Il portico del mistero della seconda virtù

 

Non mi piace chi non dorme, dice Dio..
Il sonno è l’amico dell’uomo.
Il sonno è l’amico di Dio.
Il sonno è forse la mia più bella creatura.
E io stesso mi sono riposato il settimo giorno.

Chi ha il cuore puro, dorme. E chi dorme ha il cuore puro.
E’ il grande segreto per essere instancabili come un bambino.
La pigrizia
Non è un più grande peccato dell’inquietudine
E della disperazione e della mancanza di fiducia in me.

Non parlo, dice Dio, di quegli uomini
Che non lavorano e non dormono.
Quelli sono peccatori, s’intende. E’ ben fatto per loro. Grandi
peccatori. Non hanno che da lavorare.
Parlo di quelli che lavorano e non dormono.

Li compiango.
Innocenti nelle braccia della mia Provvidenza.
Hanno il coraggio di lavorare. Non hanno il coraggio di non far nulla.
Hanno la virtù di lavorare. Non hanno la virtù di non far nulla.
Di distendersi. Di riposarsi. Di dormire.

Disgraziati non sanno cos’è buono.
Governano benissimo i loro affari durante il giorno.
Ma non vogliono affidarmene il governo durante la notte.
Come se io non fossi capace di assicurarne il governo durante
una notte.

Chi non dorme è infedele alla Speranza.
Ed è la più grande infedeltà.
Perché è l’infedeltà alla più grande Fede.

di C. Peguy  (Questo brano è un estratto. Per l’intero poema clicca qui)

Archiviato in:poesia del giorno Contrassegnato con: Charles Peguy, fiducia, poesia del giorno, Poesia della domenica, speranza

Discorso all’ufficio oggetti smarriti

22/04/2023 by nicoletta cinotti Lascia un commento

Ho perso qualche dea per via dal Sud al Nord,
e anche molti dei per via dall’Est all’Ovest.
Mi si è spenta per sempre qualche stella, svanita.
Mi è sprofondata nel mare un’isola, e un’altra.

Non so neanche dove mai ho lasciato gli artigli,
chi gira nella mia pelliccia, chi abita il mio guscio.
Mi morirono i fratelli quando strisciai a riva
e solo un ossicino festeggia in me la ricorrenza.

Non stavo nella pelle, sprecavo vertebre e gambe,
me ne uscivo di senno più  e più volte.
Da tempo ho chiuso su tutto ciò il mio terzo occhio,
ci ho messo una pinna sopra, ho scrollato le fronde.

Perduto, smarrito, ai quattro venti se n’è volato.
Mi stupisco io stessa del poco di me che è restato:
una persona singola per ora di genere umano,
che ha perso solo ieri l’ombrello sul treno.


Wislawa Szymborska

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