Carrello

poesia del giorno

Io non ho un albero genealogico

by

Gli alberi hanno un tronco, rami,
foglie, frutti,
hanno un prima e si aspettano
un dopo.

I rovi sono disordinati
pungenti, resilienti
crescono sull’abbandono
e dell’abbandono conservano
la non forma.

Io non ho un albero genealogico
cresco impervia
abbandonata
confusa.

Mi aggrappo alle parole
perchè la grammatica
è il mio albero
senza sintassi.

© Nicoletta Cinotti

I testimoni

by

Iniziamo così, da testimoni
perché non sapendo dove stare
può sembrare che quello
sia il nostro posto.

A volte ci viene chiesto
di deporre
a favore o contro
l’imputato di turno.

Se siamo forti
lottiamo per rimanere
semplici testimoni
Allearsi è un errore che crea nemici.

Poi scopri
troppo tardi
che nessun testimone
può rimanere estraneo ai fatti.

Allora inizi
a scrivere
perché anche un testimone
ha la sua verità.

© Nicoletta Cinotti

Le famiglie fasciate

by

Ci sono le famiglie fasciate
abbracciate da un vincolo d’amore
tenerezza
storie condivise.

Poi ci sono le famiglie sfasciate
sono abbracciate
da vincoli di vendetta
risentimento e acredine.

Vincoli più difficili
da sciogliere
dei vincoli d’amore
perché sono impressi nella carne.

Se esci vivo da una famiglia sfasciata
non sei un superstite
sei un grande essere umano
che ha saputo essere genitore di sé stesso.

© Nicoletta Cinotti

Una sciarpa

by

Fare una lunga sciarpa
che ti tenga caldo
che ti protegga
che ti dia un nome.

Fatta di fili diversi
in stagioni diverse
in momenti felici
in momenti difficili.

è una sciarpa lunghissima
fatta di soluzioni
risposte
abitudini.

Poi ad un certo punto
non sai perché
inizi a disfarla
tagli i fili.

Disfi ciò che hai costruito
in una vita
e questa ti sembra
l’unica costruzione possibile.

Perchè l’amore è essere senza soluzioni.

© Nicoletta Cinotti

Geografie delle barriere

by

Ho cambiato unità di misura
non sono più le distanze
sono le barriere: scalini
scivoli sconnessi, passaggi stretti

Misuro il mondo sulle richieste di due ruote parallele

Ironico visto che noi non siamo
mai state parallele
ma geometrie dissonanti.
Misuro così anche le barriere interne

Mi accorgo di essere imbarazzata
mentre tu sei libera di non
essere più una brava bambina
io provo l’imbarazzo di chi sta con un bambino libero

Scavalco per te il muro conforme
di ciò che si può mostrare
e di quello che si deve nascondere:
la vecchiaia, la malattia.

Misuro il mondo sulla richieste di due ruote parallele
© Nicoletta Cinotti

Ti accompagno

by

Ti accompagno
ti accompagno a scuola
ti accompagno dal dentista
ti accompagno perché devi fare qualcosa di bello
ti accompagno perchè devi fare qualcosa di brutto

poi un giorno ti ho detto, non accompagnarmi più, vado da sola

È stato un giorno felice.
Non hai mai capito perchè fossi contenta
A te la solitudine non è mai piaciuta

Oggi ti accompagno io
A volte mi diverto a trattarti come una bambina
a volte sorrido alla tua impertinenza
a quella ribellione improvvisa che è stata la tua migliore compagna

La fine del viaggio sembra essere nota solo a me
Forse perchè hai dimenticato

Hai dimenticato nomi, persone, case, storie passate. Hai dimenticato anche chi sono io.

Eppure ti accompagno
E, forse, continuerò ad accompagnarti anche quando sarai arrivata a destinazione

Perchè ho sentito cosa vuol dire stare in tua compagnia.
Credevo dipendesse da te. Invece dipendeva da me non sentirti mai vicina soprattutto quando mi accompagnavi.

Non aver paura: ti accompagno
©Nicoletta Cinotti