Quello che conosco di te
Quello che conosco di te è il modo in cui suoni il campanello e i passi sul pianerottolo.
Conosco la differenza tra un umore buono e cattivo.
Conosco i gesti affrettati dall’irrequietezza e la calma della serenità. Conosco il tuo respiro quando giochiamo e il calore del tuo corpo quando piango. Conosco i rumori della cucina e quello della macchina. Conosco l’odore buono degli abbracci. E quello acre della tua rabbia.
Quello che conosco di te sono le espressioni che ti attraversano il viso. Conosco meglio quelle che arrivano più spesso. A volte le conosco perché le sento nella carne.
Questo è quello che conosco di te, direbbe un bambino ai suoi genitori. Un genitore a suo figlio, un amato al suo partner
Il resto sono parole che dimentico. E cose che so ma non conosco.
Amare qualcuno significa leggerlo. Significa saper leggere tutte le frasi che ci sono nel cuore dell’altro, e leggendolo liberarlo. Significa dispiegare il proprio cuore come una pergamena e leggerlo ad alta voce, come se ciascuno fosse lui stesso un libro scritto in una lingua straniera…leggere così l’altro significa favorirne il respiro, ossia farlo esistere. Cristian Bobin
Pratica di Mindfulness: La consapevolezza del respiro
© Nicoletta Cinotti 2015
Foto di ©ubriaca dal RIDERE!
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