Cosa facciamo quando abbiamo una difficoltà ? Emerge una emozione, è la nostra risposta, colora di significato ciò che è avvenuto. Se questa emozione persiste è abbastanza facile che percorriamo una delle due strade sempre a nostra disposizione: ci ritiriamo dalla fonte del disagio oppure ci “vendichiamo” ossia facciamo qualcosa per riparare il torto. Questo, in genere produce una reazione nell’ambiente esterno e nel giro di poco tempo siamo in un mulinello che ci affonda. Se le emozioni che proviamo sono molto intense può proprio seppellirci nella reazione.
Però ci dà un vantaggio: ci conferma che abbiamo ragione perché questo è un processo che conferma e convalida le nostre scelte e le nostre emozioni.
Guardiamo cosa accade se inseriamo degli elementi di novità…per esempio se, appena possibile, ci consoliamo per il dolore provato e in questo modo evitiamo di chiuderci o ritirarci. E se quel dolore è molto grande e inconsolabile guardiamo se possiamo consolarci e non solidificarlo attraverso i pensieri. Dopo un po’ che ci consoliamo, e quindi che chiamiamo a noi i sentimenti della comprensione e della tenerezza, sarà inevitabile includere la prospettiva dell’altro, della persona che ci ha ferito.
Quell’apertura è un regalo perché raddoppia il nostro cuore. Ha un costo: ci fa perdere la certezza di avere ragione perché, su quel piano, la ragione, il giusto e lo sbagliato, non contano più. Conta solo l’aver amato e l’aver compreso.
Questa piccola storia è dedicata a Daniela e alle difficoltà che incontriamo, tutti noi, ogni giorno.
Ben oltre le idee di giusto e sbagliato c’è un campo.Ti aspetterò laggiù”. J. Rumi
Pratica di mindfulness: Self compassion breathing
© Nicoletta Cinotti 2015
Foto di © Simphony of love
Grazie, col tempo sarò più aperta, anche alle tue parole. d