
Molte volte ci sembra che, prima di iniziare qualcosa di nuovo, sia essenziale capire di cosa si tratta.
Così, seguendo le nostre abitudini mentali, cerchiamo di inquadrare una esperienza nuova in una delle categorie già usate in passato. Facciamo domande, cerchiamo di farci un’idea, vogliamo avere chiaro il significato di quello che andremo a fare. E raramente ci accorgiamo del paradosso che sta avvenendo. Quello di decidere come sarà un’esperienza prima di averla fatta.
In questo modo rimaniamo ancorati alle nostre idee e non permettiamo nessuna variazione; permettiamo solo un proliferare di domande che alimenta lo stato mentale del dubbio, piuttosto che la capacità di scegliere. La convinzione che capire le cose prima di farle sia necessario per decidere nasce dalla supremazia che diamo alla mente sul corpo.
Non ci sembra possibile fidarsi della nostra intuizione, fidarsi della nostra sensazione fisica e nemmeno dell’intuizione, perchè nutriamo una quota di sfiducia nei nostri confronti. Come se avessimo un nemico in casa. E il paradosso è che non ci rendiamo conto che così facendo si realizza proprio quello che temiamo: scegliere sulla base di un pregiudizio, quello che nasce quando non ci permettiamo di uscire dalla nostra consueta zona di comfort. Quello che nasce quando ci fidiamo della mente e sfiduciamo l’esperienza e il corpo.
La capacità di creare si basa sulla capacità di scegliere. Virginia Satir
Pratica di mindfulness: Intenzione e accettazione
© Nicoletta Cinotti 2023
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