
Non è insolito che le persone si lamentino dell’intensità della loro vita. A volte si lamentano perchè è troppo intensa. A volte si lamentano perchè è poco intensa. In ogni caso c’è un legame stretto tra intensità e soddisfazione, intensità e appagamento, intensità e memoria.
L’intensità è il volume interiore che assume un’esperienza: in parte è legato all’esterno, a ciò che avviene, in parte è legato al fatto che i nostri sensi siano vivi, che la nostra capacità di sentire non sia offuscata dai nostri pensieri.
Se la percezione sensoriale è addormentata è come se vivessimo una vita a volume ridotto, a sapore ridotto. Per questo motivo cerchiamo continuamente stimoli esterni: controlliamo i messaggi, facciamo tante cose diverse, ci sfidiamo con impegni lavorativi e sportivi. La bassa intensità ci piace solo quando la scegliamo, altrimenti la consideriamo un segnale di pericolo e di noia.
Cercare l’intensità dell’esperienza sottoponendoci a molti stimoli diversi però non funziona. Se la radio è a basso volume non cambiamo canale per sentire meglio: alziamo il volume. Così abbiamo bisogno di fare con la nostra vita: la soluzione non sta all’esterno – cambiando partner, cambiando pettinatura, cambiando look – ma all’interno. A quello che regola il volume dell’intensità delle esperienze percepite. Per regolare il volume abbiamo bisogno di pochi ingredienti: rallentare, spostare l’attenzione alla percezione sensoriale, praticare pausa (anche per pochi minuti) qualche volta al giorno. In questo modo daremo al nostro corpo la possibilità di autoregolare il volume e ci accorgeremo che, alla fine, che sia un volume troppo basso o troppo alto, in risultato è lo stesso: la vita che viviamo non ci piace più. Le cose che facciamo non le ricordiamo più. Non siamo mai sazi e, nello stesso tempo, non sappiamo più di cosa abbiamo fame.
Dice Hokusai: guarda con cura. Dice: fai attenzione, nota. Dice:continua a guardare, mantieniti curioso. Dice: non c’è fine al vedere. Roger Keyes
Pratica di mindfulness: Meditazione su suoni e pensieri
© Nicoletta Cinotti 2017 Il protocollo MBCT
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