Le necessità della nostra vita quotidiana hanno bisogno di una prospettiva ampia. Sono, di fatto, un invito ad aprirla, per entrare nuovamente in contatto con le nostre motivazioni più profonde, quelle che ci accompagnano e che sono con noi dal momento in cui abbiamo fatto – consapevoli o inconsapevoli – le scelte che ci hanno portato dove siamo adesso.
Se scegliamo di seguire supinamente, meccanicamente, automaticamente i nostri doveri manchiamo al primo impegno verso noi stessi: quello di una saggia relazione con la nostra vita e con gli eventi che l’attraversano e, qualche volta, la disegnano. Abbiamo bisogno di avere una relazione con le nostre necessità e con le difficoltà che possiamo incontrare. Una relazione che ci permetta di perseguire le nostre intuizioni e di impegnarsi per esprimerle.
Nel nostro lavoro, come nella nostra vita privata, abbiamo fatto dei voti segreti che spesso non riconosciamo fino a che non ci guardiamo indietro, proprio con questo senso della prospettiva, che ci restituisce la vera natura di ciò che abbiamo portato avanti. Piacevole, spiacevole o neutra che sia, siamo noi, ed estraniarsi non renderà le cose più facili ma solo più ripetitive e meccaniche.
Così il lunedì è l’inizio di questa nuova relazione con noi stessi: quella che disegna il senso della prospettiva e cerca l’ardore e l’energia delle nostre intuizioni più profonde.
Ognuno di noi è un fiume con un suo innato carattere, che mostra aspetti radicalmente diversi a seconda del territorio che attraversa. David Whyte
Pratica di mindfulness: Self compassion breathing
© Centro Studi di Mindfulness e bioenergetica Genova
Nicoletta Cinotti 2015
Foto di ©PhotoArt Images
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