
Quando qualcosa emerge alla nostra consapevolezza – sì perchè la consapevolezza è anche un fenomeno spontaneo, che avviene, improvvisamente, nostro malgrado – abbiamo tre possibilità di scelta:
- Chiudere la mente: ignorare quello che è emerso e trattarlo come se non fosse mai esistito. Rimane un piccolo brusio che riaffiora in tutta la sua forza quando la previsione di quel momento si realizza; io lo chiamo effetto Cassandra
- perdersi nei pensieri: incominciare a vagare e immaginare scenari fantastici o terribili che, a partire da lì potrebbero realizzarsi. Alla fine non sappiamo più cos’era vero e cos’era falso e come dovremmo muoverci; io lo chiamo effetto Guerre stellari
- Aprire la mente: sperimentare i pensieri e le sensazioni che emergono senza giudicarle, con interesse e curiosità, sapendo che a volte sono storie che ci raccontiamo. Altre volte consapevolezze nascenti; io lo chiamo effetto mindfulness.
Alla fine che senso ha chiudere fuori dalla porta la propria vita, cercando di ignorarla con un pensiero che ci può far stare meglio, se quel pensiero è falso? In fondo sia l’effetto Cassandra che l’effetto Guerre stellari sono tanto scenografici quanto illusori. Tanto vale aprire la mente a quello che c’è nel momento in cui c’è.
Perchè cercare di eliminare dalla propria vita ogni scomodità, ogni miseria, ogni depressione, dal momento che queste condizioni lavorano dentro di noi?
Pratica di mindfulness: Il panorama della mente
© Nicoletta Cinotti 2017 Il protocollo MBSR
Foto di ©Alessandra Leonetti
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