
Spesso confondiamo cosa significa essere sicuri. Se agiamo in maniera difensiva, infatti, possiamo avere una grande sensazione di sicurezza ma non è detto che ciò che facciamo ci metta davvero al sicuro. Anzi, spesso quello che facciamo reattivamente si rivela, a distanza di tempo molto pericoloso.
Ma perché abbiamo paura dell’incertezza?
Abbiamo paura dell’incertezza perché le nostre difese – attivate dalla rabbia e dalla paura – strutturano dei blocchi – fisici e mentali – che confondiamo con sicurezza. Ci danno una percezione globale e ci fanno perdere i particolari e il loro continuo cambiare. Sopprimono emozioni che ci fanno paura ma che così continuano ad essere nascoste dentro di noi e ad agire indisturbate.
Quando siamo incerti le nostre difese sono abbassate e cogliamo il mutare delle cose, lo spazio che c’è tra fare o non fare qualcosa, l’impossibilità di sapere prima come finirà poi. E quell’emozione nascosta inizia a fare capolino. Quell’incertezza ha l’apertura delle cose nuove e ci può permettere di fare le scelte più adeguate alle circostanze. Non è il tornare avanti e indietro del dubbio: è sentire momento per momento, quello che sta sotto la superficie. Saggezza è usare le difese solo quando sono necessarie: per il resto proviamo a percorrere il territorio dell’incertezza perché ci porterà alle nostre vere emozioni.
Sopprimere un’emozione non la fa andare via. La spinge solo più profondamente nell’inconscio. E in questo modo internalizziamo il problema. Alexander Lowen
Pratica del giorno: Mindful bioenergetics
© Nicoletta Cinotti 2023 Formazione in Reparenting: inizia oggi e sono felice!
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