
Stamattina, durante la meditazione, osservavo che i pensieri così come vengono, così se ne vanno. Lo stesso succedeva per le emozioni e lo stesso succedeva per le sensazioni corporee.
E’ affiorata la tristezza, è subito arrivato un pensiero giudicante che diceva “ecco, sei ancora triste! Non devi, forse ti stai attaccando alla tua tristezza, bla, bla, bla”. E, dopo poco ho chiesto gentilmente alla mia mente di fermarsi, di faure una piccola pausa, che mi è stata concessa. E allora la pausa della mente mi ha permesso di stare con l’emozione della tristezza che era affiorata, per quello che era, sono stata lì, senza giudicare, e ho osservato che la tristezza come era venuta, dopo un tempo se ne è anche andata. Come dice Jan Chozen Bays, l’autrice del libr “Mindful Eating, per riscoprire una relazione sana e gioiosa con il cibo” che uscirà in Italiano il mese prossimo, possiamo stare ed osservare le sensazioni, le emozioni e i pensieri quando arrivano, permangono e se ne vanno.
E così succede anche per le voglie irrefrenabili, quelle voglie che pensiamo essere impossibili da contenere, quell’urgenza che sentiamo a volte nel “dover” per forza mangiare quella cosa, subito!
Prova a fare una pausa, fermati, anche 3 minuti prima di dare libero sfogo a quella voglia. Pausa. Respiro. E osserva. Quella voglia è venuta, permane per un po’ di tempo e poi se ne va. Non è difficile, anzi! Ti meraviglierai di quanto poco dura, a volte, quel desiderio irrefrenabile. Come si fa? Prova a non giudicarti quando la voglia arriva e prova a fermarti. STOP!
