
Ci sono molte situazioni in cui non abbiamo parole: a volte accade perché gli eventi ci sovrastano. Altre volte perché non siamo abituati a guardare con attenzione. Altre ancora perché la nostra fretta ci rende iper-generalizzanti.
Facciamo una sintesi estrema di tutto ciò che viviamo e di tutto ciò che sentiamo. Una sintesi che diventa una attribuzione generale di significato – positivo, negativo o neutro – a tutto ciò che accade. Alimentare questa generalizzazione è semplice: rafforza la sensazione di certezza, di forza, di sicurezza. Poco importa se poi questa certezza, forza e sicurezza sono illusorie. Sul momento sembra che siano la soluzione.
Perché non generalizzare ma definire, cercare, esplorare, percorrere la strada della precisione che non significa severità, in alcuni casi, può sembrare una grande perdita di tempo. E una conseguente perdita di forza ed efficacia.
Essere precisi significa amare i dettagli dell’esperienza, significa avere il coraggio di accoglierli anche quando non sono stati desiderati. Significa riconoscere che la grazia della nostra vita sta proprio nei dettagli, in quei momenti minimi che diventano pieni per la nostra presenza. La perdita di precisione è frutto della velocità e della generalizzazione con cui affrontiamo la nostra vita. Come se rispondere presto fosse fondamentale. In realtà aumenta il nostro senso di minaccia e di pericolo, e sfuoca il gusto per ciò che viviamo.
Evitiamo questa strada – evitiamo la precisione dell’amore – perché, per qualche strana ragione, continuiamo a considerarla una debolezza. Oppure temiamo che la chiarezza sveli qualcosa che non sappiamo sostenere. Eppure la precisione dell’amore non giustifica e non abbandona, ci rende acuti come lame affilate, definiti, presenti. Mentre l’offuscamento ci rende torpide vittime di ciò che abbiamo evitato di vedere.
Se questa è debolezza non desidero essere forte.
Sto nel riparo, nel pieno di un amore a raffica, l’amore che c’è. Chandra Livia Candiani
Pratica di mindfulness: Inclinare la mente al cuore
© Nicoletta Cinotti 2022 Riprendere i sensi tra ragione e sentimento
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