
Ogni relazione ci chiede di mettere insieme un apparente paradosso: cerchiamo la relazione per soddisfare il nostro bisogno d’amore in modo sicuro ma la relazione significa, di per se stessa, aprirsi alla continua incertezza che la presenza dell’altro comporta. Non siamo più da soli a decidere cosa fare. Diventiamo subito una pluralità: noi due più l’idea che abbiamo di cosa dovremmo fare noi e di cosa dovrebbe fare l’altro.
Il modo di conciliare questo apparente paradosso tra sicurezza e incertezza per alcune persone è il desiderio di stare nell’eccitazione iniziale perdendo rapidamente interesse quando la relazione prosegue: sono le persone che si annoiano facilmente e hanno bisogno di stimoli sempre nuovi e poco desiderio di una relazione stabile e duratura.
Nell’altro caso, quello delle persone che hanno fretta di passare alla fase della stabilità amorosa, abbiamo invece persone che cercano conferme. Conferme del loro valore, conferme della loro adeguatezza. Spesso sono persone che possono impegnarsi molto e generosamente per mandare avanti una relazione che, forse, non è proprio adatta alle loro necessità.
Sbaglieremmo a pensare che ci siano ragioni opposte dietro a questi due diversi comportamenti. In realtà il tema è lo stesso: la paura di essere abbandonati e la paura di abbandonare
Se abbiamo paura di fallire in una relazione e, quindi di venir abbandonati, ci sarà molto semplice scegliere di passare di fiore in fiore. Sarà un modo per prevenire l’abbandono, abbandonando per primi, un modo per rimanere in superficie, avere contatto e intimità e andarsene quando la stabilità della relazione ci mette di fronte al conflitto tra i nostri bisogni e le necessità della relazione. E la scelta diventa abbandonare l’altro o abbandonare noi stessi. Anche le persone che si impegnano molto hanno uno stesso tema in sottofondo: in questo caso sono disponibili ad abbandonare se stessi pur di non essere abbandonati. E, purtroppo, è molto facile scoprire che questa strategia non funziona. Per stare insieme abbiamo bisogno di tre cose: saper stare da soli, sgombrare il cuore dal passato e un giusto grado di incertezza. Tre ingredienti, tutti possibili, nessuno a buon mercato.
Non sappiamo se è oro finché non l’abbiamo testato nel fuoco. Detto zen
Pratica di mindfulness: Praticare Apri
Pratica informale di mindfulness: Oggi, solo per questo giorno, fai qualcosa che ti sembrerebbe impossibile fare tutti i giorni: scegli quando lasciar andare e quando lasciar fiorire, le tue emozioni e i tuoi pensieri. Scoprirai che già darti queste due alternative rende la tua vita più leggera. Perchè leggerezza non è superficialità. Come dice Italo Calvino “è planare dall’alto e non avere macigni sul cuore.
© Nicoletta Cinotti 2018 Imparare a Lasciar fiorire
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