
Ci sono emozioni che aprono la nostra consapevolezza e altre che, portandoci via dal presente, la ostacolano. Sono emozioni che vengono sostenute dai pensieri e che ci portano a rimuginare sul passato o ad anticipare il futuro.
Sono pensieri ipotetici ” se solo non avessi fatto”, “se solo non avessi detto” che si basano su un senso di rimorso per come si sono svolte le cose. Ci rimproveriamo per qualcosa che non è avvenuto come se fosse in nostro potere modificare il corso degli eventi, il corso delle cose. Il rimorso è una forma di preoccupazione per cose che sono già avvenute e che hanno un effetto sul nostro presente. Così, se proviamo rimorso è facile che questo diventi anche una preoccupazione per il futuro, una preoccupazione su come potrebbero andare le cose.
Rimorso e preoccupazione diventano due anelli, strettamente collegati, che ci fanno saltare la realtà del presente attraverso un senso di colpa e un’ansia che sopravvalutano la nostra importanza. La realtà è che le cose non sono modificabili e che la nostra responsabilità è una frazione – spesso molto piccola – della realtà.
Così rimorso e preoccupazione nascondono la cura di cui abbiamo bisogno: cogliere l’attimo presente, cogliere i frammenti di bellezza collaterale che la vita offre, sempre, affrontare con compassione il dolore che spesso accompagna il rimorso e la preoccupazione. Confortiamo il nostro dolore: sarà il modo migliore per iniziare una giornata nuova: quella di oggi.
A ciascun giorno basta la sua pena. Matteo
Pratica di Mindfulness: Cullare il cuore
© Nicoletta Cinotti 2017 Risolversi a cominciare
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