
La nostra tendenza a separare spesso ci porta a dare un’importanza predominante ad alcuni aspetti di noi. Possiamo essere molto attenti ai segnali fisici; oppure trascinati solo dai pensieri o dalle emozioni.
Il prevalere di uno solo di questi tre aspetti ha molte conseguenze. Ci fa credere che ci sia qualcosa di più importante, ci rende soggetti alla forza seduttiva dell’aspetto dominante e, soprattutto, ci restituisce una visione limitata della realtà di noi stessi. Una conseguenza non da poco.
Se lasciamo che siano le emozioni a prevalere non facciamo qualcosa di sostanzialmente diverso da chi lascia spazio solo ai pensieri o solo al corpo. Certamente sentiremo moltissimo ma questo non significa che sentiremo bene. Nessuna sensazione emotiva, privata del radicamento nel corpo e del dialogo con la mente, ha uno statuto di bontà a priori.
Tutto ciò che è una parte di un insieme risente di questa divisione e di questa privazione e offre una visione limitata di noi stessi. Eppure alla semplice domanda, “Quali sono le sensazioni fisiche, emotive e i pensieri” spesso diventa difficile rispondere con chiarezza. Vale la pena farsi questa domanda perché, dalla nebbia, con pazienza, possa emergere la nostra risposta.
La meraviglia sta nello scoprire che non è assolutamente importante che la risposta abbia una valenza positiva. Il semplice riportare insieme le cose ha già di per se stesso un’efficacia guaritrice. Così la buona notizia è che non dobbiamo cambiare le nostre emozioni – cosa peraltro impossibile – ma semplicemente diventare esperti nella geografia di casa. Sapere dove siamo e cosa stiamo provando – nel corpo, nella mente e nelle emozioni – ci restituisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno: integrità e dignità.
Ciò che è in grado di vedere, udire, muoversi, agire deve essere la tua mente originaria. Chinul maestro zen coreano del XII sec.
Pratica del giorno: Il coraggio e la vulnerabilità (la meditazione inizia a 2:45, prima c’è una introduzione teorica)
© Nicoletta Cinotti 2022 Mindfulness ed emozioni. Laboratorio di bioenergetica e self-compassion
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