Qualche notte fa ho sognato tre ladri che entravano in una casa che mi apparteneva ma non conoscevo a fondo. Erano tre ladri particolari: venivano a vedere a che punto era la ristrutturazione. Così anch’io dovevo fare i conti con l’avanzamento dei lavori.
E’ stato un sogno rivelatore. Mi sono ricordata che Maya, l’illusione, si manifesta attraverso tre qualità che vengono a volte definiti come “i ladri del cuore”o Guna. Questi Guna rappresentano tre aspetti della realtà materiale: Sattva è la leggerezza, purezza, serenità, bontà, equilibrio, e può portare attaccamento alla felicità o al piacere. Rajas è attività, crescita, cambiamento, evoluzione e può portare attaccamento all’attività. Infine c’è Tamas: la tristezza, inerzia, pesantezza, resistenza, involuzione. Tamas può portare attaccamento all’illusione e all’ignoranza.
Se vogliamo andare oltre all’apparenza delle cose Tamas – l’attaccamento all’illusione – deve essere vinto da Rajas, dalla pratica. Ma l’attività non deve essere eccessiva e così arriva Sattva, la saggezza, che regola la quantità di attività. Per andare oltre a ciò che sembra è necessario un passo ulteriore: dobbiamo abbandonare tutti e tre e smettere di immedesimarci, di identificarci con quello che accade.
Così la nostra anima è come una casa in ristrutturazione: non possiamo farci prendere dal torpore e dalla pigrizia ma nemmeno diventare eccessivamente legati alla pratica è davvero una soluzione. Abbiamo bisogno di praticare con saggezza per ricordarci che ciò che accade è solo un fenomeno transitorio: non siamo noi. Sono solo eventi del momento presente.
Cerco di praticare ciò che insegno. Non ne sono sempre capace ma ci provo. Pema Chodron
Pratica di mindfulness: La pratica informale
© Nicoletta Cinotti 2015
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