
Viviamo con noi stessi da sempre: ci conosciamo poco. Questa frase potrebbe suonare paradossale eppure è una considerazione che molti di noi fanno ogni volta. Tanto che chiediamo agli altri, agli esperti, perché sperimentiamo certe emozioni e certi sentimenti. Come se il nostro modo di funzionare non ci appartenesse.
Se cambiamo prospettiva, se invece che cercare soluzioni cerchiamo scoperte, potremmo vedere che viviamo con noi stessi cercando di risolvere problemi e non di imparare come funzioniamo. Eppure questo processo di esplorazione ci permetterebbe anche di trovare soluzioni più adeguate alle nostre esigenze.
La stessa psicoterapia, prima ancora che trovare soluzioni, è un modo per scoprire come funzioniamo. Facendo questo avviene un piccolo miracolo: molte delle nostre difficoltà si sciolgono – da sole – perché non solo altro che l’inquietudine di non conoscerci. Di passare la vita sfiorandoci.
Nessuna scoperta che ci riguarda può prescindere da noi: il nostro sguardo attento, la nostra affettuosa curiosità sono una necessaria compagnia.
E poi, quando ci incontriamo, un senso di commozione e tenerezza emerge. Perché conoscersi è come rinascere ogni volta.
La pratica di Mindfulness e Reparenting più che uno scavare in profondità è un aprire il campo della consapevolezza. Più dettagli riusiamo a percepire più aumentiamo la nostra consapevolezza, più siamo in grado di avere una visione ampia. da Genitori di sé stessi
Pratica di mindfulness: Le tre ali della compassione
© Nicoletta Cinotti 2023 Formazione in Reparenting
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