
Prima o poi ci impegniamo tutti in qualche grande impresa: può essere iniziare ad accettare se stessi e le cose così come sono. Oppure accettare delle condizioni difficili della nostra vita. O cambiare lavoro, casa, città.
Ad un certo punto ci misuriamo con la grande impresa della nostra vita, in maniera più o meno esplicita. Una impresa fatta di giorni, passi, sfumature: una dopo l’altra. E la difficoltà sembra essere proprio questa. Se potessimo girare pagina una volta per tutte sarebbe facile smettere di fumare, o di mangiare troppo o di farsi male in una relazione affettiva. Raramente però le cose sono immediate e definitive. Molto spesso è fare due passi avanti e uno indietro , come dicevo tempo fa ed è questo che è difficile. Perché siamo impazienti, vorremmo vedere tutto e subito e ogni ritardo, caduta, ritorno indietro ci scoraggia. In fondo impazienza e scoraggiamento vanno insieme e coprono la fiducia che, invece, possiamo riporre in noi stessi. Non so chi ci ha raccontato la favola che le cose o cambiano tutte insieme o non cambiano però dovremmo lasciarla perdere, come una favola. Non diversamente dalla storia del principe azzurro: certe favole hanno fatto più danni che altro perché hanno coltivato illusioni alle quali rimaniamo tenacemente aggrappati.
Invece è così: se ci addormentiamo nel bosco non arriverà il principe azzurro, però potremo svegliarci lo stesso. Non ci sarà nessuna zucca che si trasforma all’istante in una carrozza, però arriveremo lo stesso dove vogliamo arrivare. Questo è il punto: non nascondere la mancanza di fiducia in te dietro l’impazienza. Coltiva la fiducia, coltivala con determinazione. Coltiva la fiducia non in qualcosa di magico ma nel fatto che ogni cosa coltivata con attenzione cresce, anche in condizioni avverse. Non abbiamo bisogno di essere impazienti: abbiamo bisogno di coltivare la fiducia. E fiducia è la migliore traduzione che conosco di determinazione.
Molti di noi abbandonano quello che hanno iniziato troppo presto o troppo spesso. Più che lo sforzo che una persona determinata mette in ogni giorno in ciò che fa, conta come si sveglia il giorno dopo, e poi il giorno dopo ancora e se è disponibile a continuare. Angela Duckworth
Pratica di mindfulness: La consapevolezza del respiro
© Nicoletta Cinotti 2017 Il retto sforzo: Verso un’accettazione radicale
Foto di © vaghe idee
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