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Una piccola storia sul multitasking

11/08/2018 by nicoletta cinotti

Decidi di lavare la macchina. Scendi giù e ti accorgi che c’è della posta. Appoggi le chiavi della macchina e torni in casa per prendere le chiava della cassetta della posta. Ti rendi conto che il tavolo della colazione è ancora ingombro di tazze. Decidi di metterle in lavastoviglie. A quel punto suona il telefono. Rispondi. Passi 10, forse 15 minuti al telefono e intanto togli le cose che ci sono in giro e passi il dito sulle mensole (pensi che dovresti spolverare). Inizi a farlo, continui per qualche minuto anche dopo che la telefonata è finita. Poi ti ricordi che volevi lavare la macchina. Appoggi lo straccio. Finirai dopo

Torni giù e vedi la cassetta delle lettere piena. Ti sei dimenticato le chiavi. Torni su e cerchi le chiavi. Prendi le chiavi, apri la cassetta, c’è la bolletta Enel, la apri, non ti torna. Apri anche l’altra posta, giusto per sapere se c’è qualcosa di importante. Decidi di chiamare il numero verde Enel: sei indeciso se farlo subito o no. Guardi l’orologio: è già passata più di un’ora da quando avevi deciso di lavare la macchina. Appena lavata la macchina, chiami. A questo punto non ricordi dove hai appoggiato le chiavi…non hai ancora lavato la macchina ma sei stanco come se ne avessi lavate tre.

Perchè? Perchè il multitasking e la dispersione dell’attenzione che comporta porta via tantissima energia. Forse potresti pensare che i problemi di attenzione riguardino solo i bambini. Non è così. L’esempio che ho appena fatto potrebbe riguardare ognuno di noi. Abbiamo due tipi di attenzione: entrambi importanti. C’è l’attenzione aperta e l’attenzione focalizzata. Per lavare la macchina serve l’attenzione focalizzata e una scelta di priorità. Altrimenti, se lasciamo che la nostra attenzione rimanga libera, succede come nell’esempio sopra: ci disperdiamo in mille rivoli, facciamo molte cose (alcune anche inutili e che ci dimentichiamo di aver fatto: per esempio dove hai lasciato lo straccio da spolverare?) e quando arriviamo a fare quello che avevamo deciso di fare siamo già stanchi

Quando mi sveglio, ogni mattina, cerco di ricordarmi “Qual è la cosa più importante? Qual è la cosa che davvero desidera il mio cuore? Quale parte voglio nutrire e far crescere? Nancy Colier

Pratica del giorno: Scrivi le 10 cose che vuoi fare oggi. Se la lista diventa troppo lunga chiediti di farla tornare a 10 dando delle priorità. Se la lista è molto più breve fai attenzione di dedicare a quello che vuoi fare il tempo giusto, senza indugiare nel perfezionismo. Stasera guarda cos’è successo alla tua lista

© Nicoletta Cinotti 2018 Tutti attenti?!Secondo Convegno nazionale di Mindful Education

Photo by NeONBRAND on Unsplash

Archiviato in:Addomesticare pensieri selvatici, mindfulness, Mindfulness in famiglia e a scuola

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