
Non cerco i ricordi del passato. Non c’è bisogno di scavare. Noi siamo, ora, proprio ora, già la somma del nostro passato. Piccoli gesti con noi da quando siamo nati. Suoni e odori che hanno storia. Così nella centering meditation non cerco niente. A volte affiorano parole e mi sembrano palloncini colorati che arrivano chissà da dove. Invece che scapparmi di mano, li acchiappo con le mani. Vengono dal basso.
A volte però ci sono parti di noi che aspettano di essere riscattate dal silenzio e appena trovano uno spiraglio vengono a galla. Non possiamo rifiutare il riscatto a nessuna parte di noi. Allora è necessario toglierle dal silenzio. Spacchettarle come faremmo con una caramella. In questo caso scrivere del passato diventa, in realtà, un lavoro di redenzione. Così sotto il dolore spesso troviamo gioia, sotto la confusione troviamo chiarezza. Non perchè dolore, confusione o sofferenza non siano veri o autentici ma perché, in questo caso, con la nostra esplorazione, troviamo comprensione, accettazione e compassione.
Se le fratture sono il luogo da cui entra la luce con il riscatto dal silenzio restituiamo integrità a quelle fratture: in questo modo quello che era rotto torna ad essere intero. Il presente incontra il passato e inizia una guarigione di quella misteriosa malattia che si chiama inquietudine.
È sempre lo stesso dannato corridoio
lo stesso odore di oscurità
al centro della mente.
Non voglio tornare indietro questa volta.
Non ancora una volta (…)Adesso ho disegnato un corridoio per me sola
pieno di luce e di noce moscata
Cammino in questo corridoio, in questo spazio immaginario e, alla fine,
sulla sinistra, c’è una porta
Entro e chiudo la porta dietro di me. Pat Schneider
Pratica di mindfulness: Centering meditation
Pratica del giorno. Se emergono dei ricordi prova a scriverli rispondendo prima di tutto a queste domande: com’era la luce? Da dove proveniva? Com’erano i suoni e gli odori di quel luogo? Da dove provenivano? C’è qualcuno accanto a te o sei sola/o
© Nicoletta Cinotti 2019 Scrivere la mente nel territorio dell’amore