
Ci sono due movimenti contrapposti che danno una misura della nostra possibilità di cambiamento. Sono due movimenti del corpo e della mente. Abbiamo bisogno di metterci al sicuro, di sentirci al sicuro, e per farlo è necessario avere continuità, solidità, e radicamento. Anche se questo può voler dire che siamo fermi. Perché il cambiamento richiede sempre una certa quota di instabilità.
Nello stesso tempo la sicurezza può diventare – ad un certo punto – una sorta di stabilità che non ci permette di crescere. E quindi abbiamo anche bisogno di aprirci alle novità.
Se la nostra ricerca di sicurezza è bene espressa dal nostro carattere – che abbiamo costruito proprio per sentirsi al sicuro – il nostro bisogno di novità è la nostra genialità. Esprime la nostra creatività e la nostra possibilità di crescere. Oscilliamo tra questi due aspetti, tra genio e carattere perché sappiamo che un eccesso dell’uno o dell’altro sarebbero negativi. Un eccesso di apertura alla novità ci espone a molti rischi che a volte vale la pena correre e altre volte è pericoloso correre.
Lo stesso si può dire per la stabilità: a volte essere troppo stabili è una perdita di vitalità. L’equilibrio tra continuità e cambiamento ci dice quanto siamo flessibili e quanto siamo in grado di farci cambiare dalle esperienze che viviamo. Perché, come dice Lowen, un carattere sano dovrebbe distruggersi e ri-fiorire con ogni nuova esperienza.
I modi fissati di reazione si temprano e si congelano con il tempo nella struttura dinamica del carattere che il terapeuta analitico deve affrontare. Alexander Lowen
Pratica del giorno: La classe del mattino
© Nicoletta Cinotti 2019 Cambiare diventando se stessi
Photo by Yousef Al Nasser on Unsplash