
A volte arriva una voglia irrefrenabile. Non la controllo. Non so cosa fare. C’è qualcosa dentro di me che mi guida, mi guida verso l’aprire il frigorifero e nel prendere quel pezzo di formaggio, mi guida nell’aprire il freezer e scaraventarmi su una vaschetta di gelato, mi guida nell’aprire la dispensa e mangiare uno dopo l’altro i cioccolatini che avevo provato a nascondere.
Se è successo anche a te, non preoccuparti, non sei un burattino di cui qualcuno muove i fili per te, ma sei una persona, che a volte si lascia sovrastare da un insieme articolato di cose, che definirei l’insieme della voglia irrefrenabile.
Mi spiego: la scena descritta prima spesso si consuma velocemente, molto velocemente, fuori dal nostro controllo. In realtà è un complesso articolato di cose: emozioni, pensieri, sensazioni fisiche e comportamenti finali.
E allora, per provare a non essere guidati da un filo nell’apertura inconsapevole del frigo, del freezer o della dispensa, per non guardare come un estraneo la tua stessa mano che prende un cucchiaio dopo l’altro di gelato e se lo mette in bocca, o spacchetta cioccolatini ti suggerisco di fare quest’esercizio:
Prendi carta e penna.
Ricorda l’ultima volta che hai avuto e non resistito ad una voglia irrefrenabile. Prova a ricordarla nei suoi più piccoli dettagli e scrivi:
- Cosa stava pensando la tua mente? “Ora apro il frigo e mangio tutto il formaggio che ho comprato”, oppure “Me lo merito, perché ho avuto una giornata stancante”, o ancora “Non resisto, è meglio che lo mangio tutto, così finisce” ecc.ecc.
- Quali sono le tue emozioni? Vergogna, ansia, tristezza, frustrazione, senso di colpa, ecc.ecc.
- Quali sono le sensazioni fisiche? “Sento un prurito alle mani”, o “Non riesco a stare ferma”, o ancora “Sento un vuoto allo stomaco” ecc.ecc.
- Qual è il comportamento che ne consegue? “Apro velocemente la vaschetta di gelato e altrettanto velocemente la finisco”, oppure “Vado in cucina, apro il frigo, taglio una fettina di formaggio e la mangio in piedi vicino al frigo aperto, chiudo e torno in camera, dopo due minuti mi rialzo e ripeto la scena” e così via.
Perché farci queste domande? Perché il solo osservare dall’esterno questa scena che ci sembra immodificabile, che ci dà spesso angoscia, il solo guardarla come se fosse un film, con curiosità, e magari un pizzico di gentilezza, ci dà degli strumenti preziosissimi. Il primo dei quali è capire che la voglia irrefrenabile non è una cosa sola, ma è un insieme di tante cose, un insieme di pensieri, emozioni, sensazioni fisiche e comportamenti.
Provare per credere!
E tra un paio di settimane vi suggerirò degli strumenti pratici (non che questo non lo sia) per rendere le voglie irrefrenabili molto meno irrefrenabili, direi proprio “per prendere in mano la situazione”!
Se ti interessa questo articolo, forse ti interessa partecipare al percorso intensivo di Mindful Eating che avrà inizio ad Ottobre.
Se dopo aver letto le informazioni sul corso vuoi saperne di più scrivimi pure (paola.iaccarinoidelson@gmail.com) oppure chiamami al 3494271286
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