Le domande sulla felicità
Ieri sera c’è stata la seconda serata – conclusiva – di pratica aperta sul tema della felicità.
Persone diverse, esperienze diverse, aspettative diverse.
Eppure è così vero che la felicità è qualcosa a cui aspiriamo, una aspirazione alla quale non vogliamo e non possiamo rinunciare. E che spesso esprimiamo con domande.
E qui sta l’estasi e il turbamento. Cercarla dentro di noi o fuori? Cercarla nel presente o nel futuro?
Sentire che l’abbiamo perduta e non aver riconosciuto quando l’avevamo vicina?
Dirla bassa voce in intimità per paura che si incrini o urlarla a pieni polmoni?
Praticare ogni giorno, alla fine della sessione, “Che io possa essere felice e trovare la radice della felicità” non è solo un’augurio e una benedizione che possiamo rivolgere a noi e agli altri. E’ anche una goccia che scava dentro di noi e trova la risposta alla nostra domanda basilare “Di che cosa ho bisogno, proprio ora, per essere felice?”
Da qualche parte, nel profondo di ciascuno di noi, c’è il bambino che era innocente e libero e che sapeva che il dono della vita era il dono della felicità. Alexander Lowen
Pratica di mindfulness: Cullare il cuore
© Nicoletta Cinotti 2015
Foto di ©Barros44
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