
È difficile rinunciare a combattere anche per le persone più pacifiche. Soprattutto di fronte ad una difficoltà tutte le nostre energie sono rivolte al combattere. Ci viene insegnato così: devi affrontare le difficoltà, devi fronteggiare le sfide, devi combattere per ottenere quello che desideri e così via in una lunga sequela di doveri che non si capisce bene che effetto positivo dovrebbero avere nei confronti della difficoltà da affrontare.
Già solo il fatto che siano frasi accompagnate da un “devi” le trasforma in qualche cosa di esterno e non in qualcosa di intimo. Le frasi intime nascono con un “voglio” o con un “posso”; il devi è, invece, sempre pronunciato da un’autorità esterna, un super-io combattivo e forte. Una specie di narratore onnisciente della nostra vita che sa sempre cosa bisogna fare perché le cose vadano a finire come dovrebbero andare a finire. E se non c’è il lieto fine quel narratore onnisciente può sempre dire che è stato perché non abbiamo fatto quello che diceva.
In realtà quando ci mettiamo in questa attitudine combattiva confondiamo la determinazione con la lotta. Essere determinati, essere decisi non significa necessariamente essere combattivi: significa avere coraggio. Anche il coraggio di guardare le cose così come sono senza arretrare e senza raccontarci bugie. Essere determinati però non significa negare la realtà e tantomeno significa diventare una goccia che combatte contro il mare. Perché mai dovremmo metterci in questa condizione di lotta? Perchè mai dovremmo tenere il nostro sistema difensivo sempre acceso anche quando potremmo fare meno fatica se accettassimo di nuotare nella direzione della corrente? Perché non pensiamo mai a quanto ci costa combattere come se combattere fosse gratis e accettare fosse dispendioso? Combattere contro la realtà è costoso. Tanto costoso che sappiamo che le persone che hanno livelli alti di aggressività sono anche più soggette a malattie cardiovascolari e hanno una vita media più breve. Accettare non significa rinunciare e nemmeno rassegnarsi: significa accettare la saggezza della realtà. Imparare dalla realtà e farsi accompagnare dall’evidenza delle cose.
La goccia che combatte nel Mare –
Perde l’orientamento
Come Io, in Te – Emily Dickinson F255 – J284 (1861)
Pratica di mindfulness: Centering meditation
© Nicoletta Cinotti Serata di presentazione protocolli mindfulness 13 Gennaio 2022