
In questi giorni il mare è stato mosso. Quando il mare è mosso il pesce non vede l’inganno dell’amo e abbocca più facilmente.
Noi funzioniamo in modo simile. Quando siamo nervosi, agitati, sotto tensione, oppure offuscati è come se il mare delle emozioni fosse mosso.
Non ci accorgiamo degli ami a cui possiamo più facilmente abboccare e così, senza volere – e senza averlo scelto – ci ritroviamo nell’ennesima ripetizione di una situazione, nel solito litigio, nel solito errore.
Pensiamo che il problema sia l’errore. Il problema invece è il mare mosso: se fossimo stati calmi, padroni di noi stessi, ci saremmo accorti del pericolo e avremmo girato alla larga.
Certo ogni pesce ha la sua esca. E anche in questo noi non siamo diversi. Abbiamo le nostre esche preferite alle quali è difficile resistere. Sapere a quali esche corriamo il rischio di abboccare è un bell’aiuto, anche in condizione di mare mosso!
Se hai abboccato questo è un indizio del fatto che hai del lavoro da fare. E solo tu puoi tirarti fuori. Questo è l’atteggiamento di base della meditazione. Pema Chodron
Pratica del giorno: La meditazione del lago
© Nicoletta Cinotti 2022 Mindfulness ed emozioni
Ma abboccare non fa parte dell’indole della persona? Mi capita di abboccare nel mare mosso, nella tempesta perchè la rabbia, l’orgoglio, la tensione, non mi permettono di essere obiettiva; ma mi capita di abboccare anche nel mare calmo perchè sto bene, sono serena, credo nel prossimo… Quindi mi chiedo solo mare mosso? Indole?