
Quando mettiamo insieme sesso e cuore viviamo un momento di vera felicità. Il cuore gioisce di quello che rende felice il corpo e viceversa. Ci sembra che tutto vada nel posto giusto, nel posto in cui dovrebbe stare. Una ricerca (non chiedetemi come è stata condotta) ha rilevato che il momento in cui la mente vaga meno è durante un rapporto sessuale e quasi si elimina del tutto il vagare, nel momento dell’orgasmo. Possiamo dire che è per un buon motivo: mettere insieme sesso e cuore ci rende felici.
Così quando sesso e cuore non vanno insieme abbiamo una sorta di felicità spuntata: manca qualcosa e cerchiamo di ritrovarlo magari cercando qualche stimolo nuovo all’esterno. Però forse dovremmo guardare se la divisione tra sesso e cuore non è, invece, dentro di noi, scritta nella rigidità del corpo oppure scritta da qualche parte nel nostro far fatica ad andare in profondità.
Il punto è che a volte il delicato animale del nostro corpo ama cose che non vanno d’accordo con il cuore e allora abbiamo bisogno di trovare accordi nuovi. Per il corpo la situazione perché il desiderio si risvegli è la distanza. Per il cuore è la vicinanza. Per mettere insieme sesso e cuore ci vuole un po’ d’intelligenza erotica
Filogeneticamente la sessualità è un optional. Solo in condizioni di sicurezza e stabilità valeva la pena riprodursi e mettersi in quella estrema condizione di vulnerabilità costituita dal sesso. Se siamo “in pericolo”, reale o immaginario, il nostro desiderio sessuale diventa ondivago. Purtroppo, il corpo patisce molto l’assenza e il desiderio potrebbe non riaccendersi; influisce molto la valutazione sulle ragioni che hanno prodotto l’assenza. Ce ne sono alcune che tolleriamo meglio e altre che non tolleriamo affatto, ma c’è sempre un elemento imperscrutabile nel corpo, che dice no quando vuole lui e non quando vogliamo noi. Proprio come dice sì quando decide lui e non quando sarebbe meglio per noi. La sessualità si nutre della paura della perdita, ma se l’assenza è prolungata ci organizziamo per mangiare meno o per mangiare altrove. Abbiamo bisogno di una distanza che non sia così grande da non farci più desiderare la vicinanza. Sia l’intimità affettiva sia quella fisica hanno un elemento che le unisce: il contatto. E, ovviamente, il bisogno che abbiamo di contatto fa la differenza ma le emozioni si nutrono di contatto, fisico ed emotivo. Trovare il modo di essere in contatto, di stare in contatto è il primo passo per mettere insieme sesso e cuore.
Il sesso induce le persone a unirsi. Si potrebbe dire che si tratta di un unione fisica, non spirituale, ma non è vero. Il lato spirituale della vita può essere separato da quello fisico solo a rischio di distruggere l’unità e l’integrità dell’individuo. L’atto fisico del sesso comprende l’esperienza spirituale dell’identificazione con il partner e della sua coscienza. Alexander Lowen, Amore e orgasmo
Pratica del giorno: Classe di bioenergetica
©© Nicoletta Cinotti 2022 Ultimo post saranno dedicato a “Amore, mindfulness e relazioni“. Adesso, guardiamo al futuro!