
Un interessante articolo di Jan Chozen Bays che ci fa ben capire la differenza tra pienezza, sazietà e soddisfazione.
Cosa mi dice la differenza tra “piacevolmente piena e pienissima”?
La PIENEZZA è in relazione a quello che chiamiamo “fame dello stomaco”. E’ una sensazione fisica nel corpo, legata al volume e al
le sensazioni di pressione o distensione delle pareti dello stomaco. Si può percepire questo tipo di sensazione in modi diversi, ad esempio un’espansione della pancia o un senso di costrizione alla cintura dei pantaloni.
Quando si impara a sentire il proprio stomaco, all’inizio a volte le persone dicono che non riescono a dire quando sono piene. Questa non-percezione deriva dall’aver soppresso cronicamente le sensazioni corporee, specialmente quelle legate al mangiare troppo. Se riusciamo a mantenere un contatto con il nostro stomaco, prima, durante e dopo i pasti, presto riscopriremo questa importante fonte di informazione. Una donna che si stava esercitando ad ascoltare i segnali che provenivano dallo stomaco presto realizzò che quando il suo stomaco stava diventando pieno, lei non riusciva più a fare un respiro profondo.
Il Mindful eating favorisce il re-apprendimento delle sensazioni di pienezza e a fare pausa prima che arrivi la pienezza completa.
E’ possibile essere soddisfatti senza essere pieni?
La SODDISFAZIONE è legata a quello che chiamiamo “Fame del cuore”. E’ innanzitutto un’emozione, un sentimento legato all’essere connessi o intimi con il cibo e con il mangiare. Quando siamo felici, in compagnia di buoni amici, possiamo sentire soddisfazione con pochissimo cibo. Spesso, invece, quando siamo infelici non c’è quantità di cibo che ci soddisfi.
Un senso di soddisfazione può essere anche dato da un’esperienza nella bocca, come gustare dei sapori intensi, o delle consistenze interessanti. Ovviamente, quando non poniamo alcuna attenzione a quello che sta succedendo nella nostra bocca è difficile sentirci nutriti o soddisfatti, a prescindere da quanto sia buono e gustoso il cibo che stiamo ingerendo.
Il MIndful eating favorisce un sentimento di intimità e connessione con il nostro corpo, con i nostri pensieri e con le nostre emozioni, ma non solo; favorisce anche la connessione con le altre persone con cui stiamo mangiando, con la comunità di micro-organismi che abitano il nostro corpo e che lo mantengono in salute e con tutte le persone e gli esseri che hanno contributo a portare quel cibo sulla nostra tavola. Questa esperienza di intimità può portare un senso di rilassatezza e di semplice felicità.
La parola SAZIETA’ è sinonimo di SODDISFAZIONE?
SAZIETA’ è un termine utilizzato dai ricercatori che studiano il momento in cui le persone smettono di mangiare durante un pasto e il tempo che aspettano per mangiare il pasto successivo. Le fibre, le proteine, le sensazioni della bocca e quello che ci è stato detto su quel cibo, sono tutte componenti che contribuiscono alla sazietà.
L’industria alimentare lavora sodo per scoprire cosa fa fermare le persone quando mangiano. Recentemente alcuni tecnologi alimentari, a causa dell’epidemia dell’obesità, stanno provando a scoprire modi per ridurre le calorie e contemporaneamente aumentare il senso di sazietà (aiutando così le persone a mangiare di meno, fermandosi prima).
Nel Mindful Eating non usiamo il termine SAZIETA’, perché è un termine complesso e tecnico. Aiutiamo le persone a ritornare alla saggezza che è già contenuta nel loro corpo e alla compassione che già dimora nel loro cuore.
Puoi rilevare diversi livelli di pienezza mentre mangi?
Cosa contribuisce all’emozione di soddisfazione mentre mangi?
Jan Chozen Bays, USA