
Se c’è un tormento ricorrente è quello di pensare che ci sia un modo giusto di fare le cose. Certamente ci sono delle norme etiche che possiamo seguire, ma la “giustezza” che cerchiamo molto spesso è al di là di queste norme etiche.
Vorremmo, semplicemente, sceglier avendo la certezza che quello che facciamo andrà a buon fine. Oppure scegliere qualcosa che non deluda nessuno, incluso noi stessi. La vita però non ha grammatica: mancano regole chiare e norme precise che ci diano la certezza di quello che è possibile e di quello che è impossibile o sbagliato.
Spesso, solo dopo molto tempo, sappiamo di aver sbagliato facendo qualcosa. Altrettanto spesso quello che – al momento – sembra essere un errore – si rivela poi una scelta importante e positiva per la nostra vita.
Così, è necessario prendere atto che la responsabilità è nostra. Nell’agire, nello scegliere una direzione, nel dire o non dire, facciamo una scelta che ci espone al rischio dell’errore e al vantaggio dell’apprendimento.
Perché questo è il senso della sbagliare: offrirci una possibilità di apprendimento che sia ricca e piena. Senza errori non c’è apprendimento ma solo rinforzo di quello che sappiamo già.
E così è necessario scrivere la propria vita con una grammatica di base ma senza tante regole. Bisogna giocarsela accettando che non la scriviamo da soli ma che partecipano così tanti attori, sconosciuti e casuali, intimi e vicini – che di questa vita possono prendersi interi capitoli – che alla fine quello che viene fuori è un romanzo corale in cui è difficile distinguere l’interprete principale.
Perché non fidarvi dell’esperienza personale in quel momento, come vi affidereste al piede per mantenere l’equilibrio quando camminate sulle rocce? Se praticherete questo tipo di fiducia di fronte all’insicurezza e alla forte propensione a rivolgervi a un’autorità che legittimi la vostra esperienza con la sua benedizione, scoprirete che, lungo il cammino accade qualcosa di natura sempre più profonda. Jon Kabat Zinn
Pratica di mindfulness: Incontrare le difficoltà
© Nicoletta Cinotti 2023 Il protocollo MBCT online
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