
Ci sono desideri così forti che non possiamo metterli da parte: ci muovono e ci danno la forza di spostare montagne. A volte ci domandiamo dove troviamo tutta quella energia. Non sempre è così. Abbiamo molti desideri fragili, che, se non li proteggiamo, rischiano di frantumarsi appena incontrano la realtà. È difficile dire perché succede: molti di quei progetti sono altrettanto belli, molti di quei desideri sono altrettanto vitali di quelli che portiamo avanti con tutta la nostra energia.
Per alcune persone è così quando devono fare qualcosa per se stessi: sono delle forze della natura se si tratta di aiutare gli altri ma se devono fare qualcosa per se stessi diventano deboli e demotivati. Abbiamo pudore della nostra intimità e pudore di ciò che sentiamo auto-espressivo: come se avessimo diritto a parlare solo in difesa degli altri e non dovessimo rischiare di esprimere noi stessi. Esprimere nel senso più profondo del termine. Esprimere chi siamo davvero, esprimere, per l’appunto, quei desideri fragili che sono la parte più vitale e nascosta di noi.
Sono desideri fragili perchè non reggono la disapprovazione e non possiamo mai essere sicuri che quello che faremo non sarà disapprovato da qualcuno. Per quanto possa sembrare strano quei desideri fragili sono più a rischio con le persone che amiamo che con gli estranei. Uno sconosciuto vede la nostra novità e se ne incuriosisce. Un familiare può avere una vecchia immagine di noi e spezzare il sostegno alla novità con un semplice sguardo.
Non è cattiveria, né cattiva volontà: per chi ci conosce è difficile cogliere gli elementi di novità. Si tende a vedere di più gli elementi di continuità che non il cambiamento.
Così dobbiamo proteggere i nostri desideri fragili proprio come proteggiamo un neonato, portarli fuori quando sono abbastanza robusti da poter sostenere la pioggia della disapprovazione. Forse pioverà, forse no. La cosa importante è sapere che noi, a quei desideri fragili, vogliamo bene e che vogliamo portarli dal buio alla luce.
Più si padroneggia il proprio mestiere e più si sa che la strada non è tanto trovare il modo per fare ciò che sai già fare ma trovare il modo per portare alla luce ciò che sta nell’oscurità. Edward Espe Brown
Pratica di mindfulness: Il desiderio profondo del cuore (Pratica live) Oppure la Pratica in diretta FB
© Nicoletta Cinotti 2018 A scuola di grazia e non di perfezione
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