
Non potete evitare di invecchiare ma non dovete per forza diventare vecchi. George Burns
Confesso che ho comprato il libro per il curatore – Enzo Soresi insieme a Pierangelo Garzia – più che per il titolo che mi è sembrato fornire una promessa un po’ eccessiva. Il libro però è interessante ed è una raccolta di articoli in cui i curatori fanno da semplice raccordo sui più comuni temi che riguardano la salute fisica (e un po’ anche quella emotiva)
I contributi che ho apprezzato di più sono quelli che riguardano il trattamento della malattia oncologica e il rapporto tra chemioterapia e prospettive di guarigione. In buona sostanza l’atteggiamento prevalente è passare dalla logica battagliera – che vuole arrivare alla totale guarigione e remissione e che prevede chemioterapie molto aggressive e potenzialmente iatrogene – ad un atteggiamento più orientato alla pacifica convivenza nei casi in cui la remissione totale non sia possibile. In parte questo atteggiamento è orientato dai pazienti che non tollerano i pesanti effetti collaterali di alcune chemioterapie ma in parte è anche un atteggiamento dell’oncologo che valuta la relazione costi/benefici di alcune cure. Pensare alla malattia come a qualcosa prima di tutto da prevenire e poi, successivamente, da curare senza pretendere la totale guarigione mi sembra un atteggiamento più realistico e rispettoso della qualità della vita.
Dopo di che ho cercato avidamente le notizie sull’invecchiamento e abbiamo le solite buone e cattive notizie. La buona notizia riguarda l’efficacia della prevenzione e degli stili di vita: a quarant’anni avere uno stile di vita sano non dà risultati sostanzialmente diversi da chi ha uno stile di vita malsano ma a sessanta/settanta anni la differenza tra chi è stato morigerato e chi è stato abusante si vede e di questa differenza è responsabile l’accorciamento dei telomeri e la riduzione di cellule staminali.
Insomma prevenire è più facile che curare ma sappiamo che le cause dell’invecchiamento sono essenzialmente quattro:
- lo stress
- l’infiammazione
- i radicali liberi
- la glicazione
La nostra salute si basa, in tutta la vita, sull’equilibrio di questi 4 fattori (e dentro di me sento già la domanda rosicante, Sarò troppo stressata?). Non potremmo vivere se si azzerassero ma diventano patologici quando superano una certa soglia e sono sensibili a fattori ambientali, agli stili di vita e all’alimentazione.
La glicazione – questa sconosciuta – riguarda la relazione tra zuccheri e proteine ed è un processo con fattori endogeni (interni) ed esogeni (esterni) dove l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale.
L’indice della glicazione si chiama AGE, avviene all’interno del nostro organismo e può essere incentivato da alcuni tipi di alimenti come i prodotti industriali, fette biscottate, patatine, cracker e biscotti (praticamente i miei alimenti base), i formaggi stagionati e tutti i processi di imbrunimento del cibo attraverso la cottura (per esempio la carne arrosto) che però lo rendono più saporito e croccante. Che fare se non constatare che tutto ciò che è buono fa male? Intanto preferire la cottura a vapore, la bollitura e la stufatura alla grigliatura o alla frittura perchè l’acqua inibisce lo sviluppo di AGE nel cibo. Le condizioni che favoriscono la glicazione sono cotture a secco e con temperatura superiore ai 120°: insomma niente marrone nel piatto!
La lista dei cibi con alto livello di AGE mi ha così demoralizzato che credo che invecchierò solo per la tristezza (e l’agnello che molti mangeranno a Pasqua ha pochi AGE, prova che il mondo è ingiusto verso gli agnelli!)
Limitare gli AGE esogeni con l’alimentazione è possibile: basta ridurre il consumo di carne rossa, formaggi stagionati, uova fritte, burro, crema di formaggio, margarina, maionese. Cucinare con calore umido e a basse temperature o cuocere la carne con alimenti acidi come il pomodoro, il succo di limone, l’aceto riduce le glicotossine. Altri fattori che influenzano la produzione di glicotossine sono il fumo e lo stress psicosociale
Comunque è un libro interessante che stimola il senso di colpa e stili di vita sufficientemente sani (non credo però di aver trovato notizie certe sul fatto che si possa ringiovanire)!
Buona Pasqua
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