
Se riportare le emozioni al cuore è il primo passo, il secondo passo è proprio saper dare un nome – autentico – a ciò che proviamo. Nominare ciò che proviamo ci aiuta ad addomesticarlo, ci permette di riconoscere e comprendere le nostre tensione senza reprimerle e senza agirle.
E in quel momento, nel momento in cui abbiamo saputo dare nome, l’inquietudine che ci accompagna si placa perché le sensazioni ci agitano solo fino a che non trovano spazio nella comprensione. È per questo che parliamo di mente – cuore: perché le nostre emozioni producono i pensieri e, se permettiamo alla mente di lavorare per noi, la nostra capacità di comprendere conforterà e cullerà le nostre emozioni.
Se teniamo la mente separata dal cuore i pensieri pretenderanno – prepotentemente – di convincerci di qualcosa che il nostro cuore rifiuterà. Oppure lasceremo che le emozioni prendano il sopravvento trascinandoci in azioni che poi ci creano problemi. E l’anello di congiunzione tra la mente e il cuore è lì, sempre a nostra disposizione: è il corpo. Il mediatore saggio tra i due litiganti. Che non gode del dissidio ma somatizza con le tensioni
Quando mente e cuore lavorano in accordo non ci sono più emozioni insopportabili: c’è la forza del sole, del mare, del vento e la stabilità della montagna.
Uno degli obiettivi che si propone l’analisi è quello di creare una mappa della mente del paziente. È una mappa fatta di parole, fatta di ricordi e contiene tutta la storia della vita del soggetto. Quando tutti i pezzi combaciano come i tasselli di un puzzle, ecco che finalmente ogni cosa acquista un senso: il soggetto capisce chi è, come sta nel mondo e perché ha un certo carattere. Ne risulta una più alta coscienza di se stesso, della propria vita e del mondo. Lungo tutta la terapia con i pazienti alterno gli sforzi intesi ad espandere la consapevolezza a livello corporeo e quelli intesi ad elevare la consapevolezza a livello verbale. Alexander Lowen
Pratica di mindfulness: La meditazione della montagna
© Nicoletta Cinotti 2017 Risolversi a cominciare
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