Stai con ogni emozione; assaggiala con la meditazione. Pratica fino a che una sensazione emerge da sotto l’emozione originaria, una sensazione che inizialmente si può manifestare come un senso di tensione fisica o di affaticamento. Mentre continui a penetrare la tua resistenza, può darsi che l’emozione si intensifichi. Alla fine riconoscerai che il sentimento è la paura.
La paura è elusiva. Molti di noi non sono pronti ad accettare che sia la paura a guidare le nostre scelte e le nostre azioni. La sensazione di avere le cose sotto controllo, è uno degli aspetti che amiamo di più della nostra immagine di noi, un’immagine che vogliamo proteggere.
Ci sentiamo sicuri negli schemi che abbiamo stabilito; abbiamo paura che l’incertezza e ciò che non conosciamo minacci questi schemi. Cedere a questa paura, anche se non ne siamo consapevoli, la rinforza. La paura crea ancora più paura e diventa una sottile forza propulsiva. Quella che ci può sembrare una situazione sulla quale non abbiamo controllo può – di fatto – essere la nostra paura di confrontarci con quello che sta dentro di noi. Questa paura può pervadere la nostra vita.
Quando contattiamo e riconosciamo la nostra paura possiamo accorgerci che molte delle nostre razionalizzazioni, dei nostri piccoli piaceri o dispiaceri, molte di quelle stranezze caratteriali di cui andiamo fieri, sono solo strumenti che sostengono l’ego per nasconderci la nostra paura.
Queste inclinazioni, apparentemente innocue, rivelano il loro potere come schemi karmici, schemi che nascondono così efficacemente la nostra vera motivazione che abbiamo perso la capacità di essere veramente onesti con noi stessi. Ma quando abbiamo questo insight, quando comprendiamo la nostra vera motivazione, dobbiamo renderla fondante delle nostre azioni, perché, a questo punto, abbiamo la conoscenza e l’opportunità di rompere le nostre limitazioni.
Tarthang Tulku Openness Mind
Citazione della rubrica “Addomesticare pensieri selvatici” www.nicolettacinotti.net
Foto di ©AdisX | Andrius Maciunas
Lascia un commento