
Quante volte ti è capitato di arrabbiarti per qualcosa che non sentivi giusto? Quante volte hai cercato di imporre il tuo criterio di giustizia rispetto ad eventi sui quali non avevi effettivamente il potere di fare qualcosa? Per molti di noi il tema dell’ingiustizia è un interruttore capace di accendere forti sentimenti e azioni altrettanto forti. Possiamo litigare di politica come se fossimo membri del governo (ogni riferimento è casuale) mentre stiamo semplicemente prendendo un caffè con amici.
Per la mente di un bambino le cose devono essere bianche o nere: secondo una giustizia prevalentemente distributiva. Tante patatine a me e tante patatine a te. Che io abbia 5 anni e tu 10 non giustifica un numero diverso di patatine. Queste sono osservazioni banali che possiamo avere sotto gli occhi tutti i giorni. Il punto è che spesso le nostre difese psicologiche si strutturano nell’infanzia. Non tutte ma la maggior parte delle nostre difese risalgono al periodo dell’infanzia in cui il nostro pensiero è dicotomico e legato ad una giustizia distributiva. La difesa nasce e, in qualche modo, congela anche questa logica.
Così ci ritroviamo, trent’anni dopo, quasi senza accorgercene, a fare gli stessi ragionamenti che facevamo allora. con una differenza: l’intensità delle emozioni è cresciuta e a volte le teniamo a bada a volte no. Ci troviamo a volere la stessa cosa che vogliono gli altri anche se non è adatta a noi. A chiedere alla vita qualcosa che non ci appartiene solo perché ci sembra che a qualcun altro faccia bene.
Alla fine rischiamo di realizzare una lunga lista di scelte che non appartengono davvero a noi ma a quel bambino che voleva tante patatine come gli altri, anche se a lui, le patatine, non piacevano davvero. Scegliere quello che ci piace davvero è un rischio che evitiamo di correre e che, alla fine, ci lascia insoddisfatti anche quando abbiamo ottenuto qualcosa per cui abbiamo lottato. Perché non lo volevamo davvero. Volevamo solo il giocattolo del nostro vicino. Un giocattolo che, nelle nostre mani, non sembra più né tanto utile né tanto divertente.
Fidati di te: ogni cuore vibra a quella corda. Ralph Waldo Emerson, Self-Reliance
Pratica del giorno: Spazio di respiro di tre minuti
© Nicoletta Cinotti 2018 Scrivere la mente