
Durante l’estate i nostri ritmi di vita cambiano: abbiamo più tempo libero, più desiderio di stare all’aperto, più vita sociale.
Inevitabilmente la nostra pratica ha bisogno di qualche aggiustamento e di una maggiore flessibilità. Ecco quindi qualche nota su pratiche da fare all’aperto e un programma estivo di pratica!
La meditazione camminata
La meditazione camminata è un’ottima pratica da fare all’aperto: nelle prime ore del mattino – quando l’aria è ancora fresca – possiamo approfittare per prenderci 15 minuti di meditazione camminata.
Le istruzioni sono semplici: se siamo ancora torpidi iniziamo con una camminata un po’ più veloce. Ci servirà per svegliarci e mettere in circolazione la nostra energia. Dopo 5 minuti possiamo iniziare a rallentare e portare la consapevolezza all’appoggio dei piedi nel passo. Piede destro, piede sinistro sono le notazioni che ci possono accompagnare per tenere l’attenzione nel movimento. Il punto è lasciare che la nostra consapevolezza dimori nel movimento. Spesso infatti – quando ci muoviamo – diventiamo distratti rispetto alle sensazioni fisiche e la meditazione camminata è un’ottima pratica – che possiamo fare sempre – per imparare quella flessibilità percettiva che ci permette di sentire il corpo anche quando siamo coinvolti in altre attività.
Quel che accade ora è che sono vivo e sto facendo un passo” Thich Nhat Hanh
Io sono qui
Sempre più abbiamo bisogno di mezzi semplici ed efficaci per tornare presenti e per dimorare nel presente. Certamente “Addolcire, confortarsi, aprire” (Clicca sulle parole in grassetto) può essere un buon modo per raccoglierci dopo una tensione ma per tornare presenti potremmo semplicemente praticare l’esercizio zen di Ezra Bayda.
Per tre espirazioni, durante l’espirazione, ripetiamo mentalmente “Io” tenendo l’attenzione sul respiro. A seguire, per tre espirazioni, portiamo l’attenzione al luogo in cui ci troviamo ed estendiamo la nostra consapevolezza ad includere l’eventuale presenza dell’altro e delle sensazioni legate all’ambiente in cui ci troviamo. E per tre espirazioni, ripetiamo mentalmente “sono”. Infine, sempre per tre espirazioni, portiamo la consapevolezza al corpo e durante l’espirazione ripetiamo mentalmente qui. Questa brevissima pratica può essere fatta in qualsiasi momento e non richiede gli occhi chiusi. Anzi, il suggerimento è di tenere gli occhi aperti almeno nella seconda fase.
Respira nel cuore, non devi essere qualcuno. Respira nel cuore, non c’è qualcosa da fare. Respira nel cuore, solo Presenza. Ezra Bayda.
Sentire il corpo
L’estate si presta anche a lunghe sieste nell’immobilità. Per questa ragione è facile recuperare dei momenti dove praticare il Body Scan, magari usando il proprio dispositivo mobile. Basta sdraiarsi all’ombra e seguire le indicazioni del file audio oppure semplicemente portare la consapevolezza, ad ogni parte del corpo, partendo dal piede sinistro e salendo fino alla testa.
Anche se spesso il body scan (Clicca sulle parole in grassetto) può condurre al sonno, non significa che non sia utile e che non ci permetta di affinare la consapevolezza più profonda. Infatti tendiamo a far coincidere la consapevolezza corporea con le sensazioni muscolari. In realtà molte delle sensazioni propriocettive si basano sulle sensazioni viscerali: sensazioni che sono importanti per imparare a riconoscere il nostro umore di fondo.
“Ognuno dovrebbe sapere che un grande movimento non è così buono come un movimento piccolo, che un movimento piccolo non è buono come l’immobilità (stillness), e che solo l’immobilità è il movimento senza fine.” (Wang, 2005).

La classe del mattino
La transizione tra la notte e il giorno è un momento fertile e delicato. A volte sono i nostri pensieri a svegliarci. Altre volte arrivano subito dopo a farci compagnia, sradicando le sensazioni legate all’abbandono notturno nel sonno. Eppure come entriamo nelle nostre giornate non è indifferente. Spesso partire con il piede giusto può essere proprio quello che rende le attività quotidiane meno faticose.
Per questo i n tutte le tradizioni spirituali il mattino inizia con una pratica che permetta di congiungere le qualità del giorno e le qualità della notte. Che permetta una integrazione e una presenza nella nostra giornata.
Nel video “La classe di esercizi bioenergetici del mattino” (Clicca sulle parole in grassetto) trovi semplici indicazioni video per fare una piccola sessione di lavoro corporeo. Pochi minuti, con movimenti semplici e lenti, per radicare nel corpo i passi della tua giornata.
La bioenergetica è la via vibrante alla salute e la via alla salute vibrante. Per salute vibrante non intendiamo semplicemente l’assenza di malattie ma lo stato in cui si è pienamente vivi. Alexander Lowen
© Nicoletta Cinotti 2022
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